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Nuova apertura per il forno Brisa il primo “Spizzeasy”

Bologna –  Sta sta per aprire un nuovo locale, il primo “Spizzeasy” del Forno Brisa, progetto artistico che comprende la label di musica house di dj Uovo, con il suo immenso archivio di vinili, un brand di street wear e un privè aperto in occasioni speciali, su invito privato. Ci troviamo in via San Mamolo, la via che i bolognesi percorrono per salire sui colli, da sempre ritrovo pre-serata: l’ambiente è piccolo. Qui, dove una volta sorgeva una falegnameria, la creatività di Davide Sarti – ideatore del progetto, eclettico pizzaiolo del Forno Brisa, visual designer – ha incontrato quella di Dj Uovo, icona dell’house music italiana, tra i fondatori dei Pasta Boys e dj di riferimento nel panorama bolognese. L’intero ambiente di Teglia Paradise Pizza è il frutto della contaminazione tra cucina, arte e musica: il murales Wall of Fame dello street artist Collettivo FX –che affianca tra i tanti volti quello di Carlo Petrini, Gabriele Bonci, Michael Jackson e Grace Jones – si fonde in un tutt’uno con i colori delle pizze del banco. I Dj, le Nonne, gli Chef e gli altri locali di Bologna che a rotazione animeranno le serate di Teglia, lasceranno in eredità sempre nuove ricette per le farcite delle pizze. “Teglia e lo Spizzeasy Paradise Pizza, ispirato agli speakeasy del proibizionismo, sono nati dal desiderio di sperimentare, di avere un nostro spazio in cui fare arte, a tutti i livelli, in cui invitare amici musicisti e designer. Per noi è unafactory” racconta Sarti, che ha lavorato per anni al fianco di Gabriele Bonci e oggi prepara pizze in teglia alla romana e classiche tonde, che definisce “puro godimento”: sono pizze estremamente digeribili, colorate e irriverenti.

Le pizze

Gli impasti delle pizze di Teglia sono fatti usando soltanto farine semintegrali macinate a pietra, riposano a lungo e sono farciti con gusti fuori dal comune, nati sperimentando accostamenti tra le migliori materie prime locali. Il menù è vario e cambia in base alle stagioni: ci sono le pizze classiche (come la boscaiola, la capricciosa o la diavola) e i gusti pensati apposta per esaltare gli ingredienti dei piccoli fornitori di formaggi, salumi, verdure e legumi. Ma il vero marchio di fabbrica sono le pizze ispirate alle ricette regionali e bolognesi in particolare. In menù si trovano la “pizza lasagna”, con impasto di spinaci, ragù, besciamella e parmigiano; quella con crema di parmigiano e mortadella che ricorda il ripieno del tortellino; la “tortellone” con ricotta, ortica, parmigiano e olio alla salvia; quella con purè e cotechino o la preferita dai clienti con ragù bianco di salsiccia e parmigiano.

 

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