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Le novità della 52 edizione del “Vinitaly”

Foto: Ennevi-Veronafiere

Aumentato del 25% il numero degli espositori esteri presenti all’interno del padiglione International_Wine Hall; sold out degli spazi in quartiere già a dicembre 2017; incoming di delegazioni commerciali selezionate da 58 Paesi; una media di operatori professionali provenienti ogni anno da 140 nazioni (nel 2017, 128 mila presenze totali di cui 48 mila dall’estero, di cui 30.200 buyer accreditati da 142 Paesi); una crescita costante dell’offerta “green” con le aree ViVIT, VinitalyBio e Fivi. Tutto questo sono le caratteristiche dell’edizione numero 52 di “Vinitaly International wine & spirits exhibition”, il più grande salone al mondo per metri quadrati e presenze estere dedicato al settore del vino e dei distillati. 

Dalla bottiglia al centro della tavola a bene voluttuario, da abitudine a strumento di costume, da bevanda storica del Vecchio Continente a simbolo globale del lifestyle, che crescerà ulteriormente di tutto questo si parlerà al “Vinitaly” di Verona che si svolgerà da domenica 15 aprile fino a mercoledì 18 aprile.

Emilia – Romagna

Nel salone della Regione Emilia Romagna si potranno degustare oltre 500 etichette in degustazione, in rappresentanza di oltre 200 cantine. Interessante gli eventi che si svolgono nel Padiglione 1: domenica alle 11 si svolge “La Viticoltura nella Terra dei Lambruschi”, alle 15 “Albana, Variazioni di stile: un vitigno antico verso il futuro”. Lunedì alle 14 “Fare Turismo tra vino e benessere termale in Emilia”, alle 16: “Le donne del vino Emilia-Romagna in…formazione”. Martedì: alle 11 “Viaggio in Romagna con i sangiovesi 2011 della riserva storica”; alle 16 Presentazione del libro “Albana – una storia di Romagna”.

FIVI – vignaioli indipendenti.

Al Padiglione 8 saranno presenti 158 vignaioli di Fivi, in crescita di 42 unità e quest’anno per la Federazione dei Vignaioli Indipendenti è la quarta edizione e festeggiano i 10 anni di attività. “Dieci anni sono un bel traguardo – dichiara Matilde Poggi , presidente FIVI – ma sono convinta che saranno solo i primi di una lunga vita per la nostra realtà. Sono stati anni intensi che ci hanno visto portare avanti e combattere molte battaglie a livello istituzionale sia a Roma che a Bruxelle. I successi raggiunti hanno fatto crescere la nostra credibilità tra le istituzioni, il pubblico e tra i produttori. E’ per questo che sempre più vignaioli aderiscono alla nostra associazione e partecipano ai nostri eventi”. Mercoledì 18 aprile alle 11 in Sala Iris (Palaexpo, ingresso A1 piano 1) Matilde Poggi e Giancarlo Gariglio, curatore della guida Slow Wine, condurranno una degustazione dedicata ai primi vignaioli che credettero nell’associazione: Paolo Saracco con il Moscato d’Asti 2017, Manni Nossing con il Kerner 2016, Peter Dipoli e il suo Voglar 2014, Vigneti Massa con il Derthona Montecitorio 2011, Les Cretes e il Fumin 2008, Villa Bucci con il Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Ris. 2008, Pieropan con il Soave Cl. Calvarino 2008, Tenuta di Valgiano con il Colline Lucchesi Tenuta di Valgiano 2008. L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti che vanno prenotati alla e-amil: s.ricciardelli@slowfood.it.

Salone “Vinitalybio”

Giunto alla 5ª edizione, VinitalyBio è dedicato al vino biologico certificato prodotto in Italia e all’estero. Realizzato in collaborazione con FederBio, Federazione italiana agricoltura biologica e biodinamica, ospita quest’anno 74 aziende, anche dalla Spagna. Durante Vinitaly viene organizzato anche un convegno (Vini Bio, questione di etichetta. Quali garanzie per un’informazione chiara e trasparente al consumatore – lunedì 16 aprile, ore 15 Sala Puccini – Centro Congressi Arena – 1° piano), che in pochi anni è diventato il momento di riflessione sulle prospettive e le problematiche del comparto enologico certificato.

Abruzzo

Proseguono i festeggiamenti del cinquantesimo anniversario della denominazione Montepulciano d’Abruzzo. Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo organizzerà tre eventi sul tema. Domenica 15 aprile, alle 14.30 (Sala Degustazione – Pad. 12) si terrà Racconti intorno al Montepulciano d’Abruzzo; attraverso un’originale degustazione, produttori storici e wine critics racconteranno la propria esperienza con questo memorabile vino. Lunedì 16 aprile, alle 12.30 (Sala Ristorante – Pad. 12) sarà la volta di Il Montepulciano d’Abruzzo secondo Niko Romito. Lo chef abruzzese del ristorante Reale di Castel di Sangro, tre stelle Michelin, presenterà due piatti inediti dedicati al Montepulciano d’Abruzzo e al suo territorio. Sempre lunedì 16, dalle 20, si svolgerà 50 Anni di Montepulciano d’Abruzzo, l’evento conclusivo a Palazzo della Gran Guardia in Piazza Bra, a pochi passi dall’Arena: una serata conviviale e celebrativa dove al vino si abbineranno i piatti della tradizione rivisitati dai migliori chef della regione.Tra i vini abruzzesi, il Montepulciano d’Abruzzo rappresenta più della metà della base ampelografica regionale e si qualifica come uno dei grandi rossi italiani, apprezzato anche nella vinificazione rosata del Cerasuolo d’Abruzzo. Tra le novità più recenti anche il successo crescente della produzione di spumanti da uve autoctone, ottenuti per lo più con metodo Martinotti, a cui sarà riservato uno spazio dedicato nello stand dove sarà possibile apprezzarne le diverse declinazioni.

Antonella Corda

La cantina sarà quest’anno presente per la prima volta anche al Vinitaly, all’interno degli spazi della FIVI, al Padiglione 8 stand D7-11. La cantina è nata a Serdiana, a pochi chilometri da Cagliari. Dopo la laurea in agraria e il Master in enologia alla Fondazione Mach di Trento, Antonella ha ereditato nel 2010 i vigneti di famiglia, continuando la tradizione del nonno Antonio Argiolas e dei genitori. L’obbiettivo era quello di trasformare l’azienda agricola in una boutique winery per la produzione di vini sardi di qualità, che raccontassero nel mondo la storia della sua terra. L’azienda agricola comprende attualmente 15 ettari di terreno coltivato a vite, da un anno in conversione biologica. Si stanno inoltre realizzando dei sistemi per il riutilizzo delle acque ed è in progettazione l’impianto fotovoltaico. I vigneti si estendono su terreni disomogenei, calcarei o limosi, battuti dal vento maestrale. “Per la nostra cantina – spiega la fondatrice Antonella Corda – la terra va rispettata come una madre. Per questo i vini che presenteremo al Vinitaly 2018 sono piena espressione della nostra Serdiana. Il Vermentino è un vino intenso e fragrante, in grado di riunire le essenze dei giardini del mediterraneo, il Nuragus racchiude a pieno le due anime della Sardegna: la terra e il mare, mentre il Cannonau viene vinificato in modo da mantenere intatti gli aromi varietali di questo vitigno.”

Rinaldi

Rinaldi a Vinitaly con un proprio stand! In collaborazione con il rinnovato Prosecco Serre. In degustazione vini, distillati e liquori comprese le ultime novità.  Per tutta la giornata di lunedì, Carola Abrate – talentuosa barlady e Brand Ambassador Rinaldi – sarà al nostro stand con lo scopo di realizzare raffinati cocktail: alle ore 16 darà un saggio della sua bravura nel “Negroni Formidabile”, con ingredienti tutti italiani in onore di Vinitaly: Amaro Formidabile, gin Ginepraio e vermouth Oscar697. Presentazione della nuova linea Serre di Pederiva e brindisi alle ore 12:30. 

Warsteiner

Vinitaly è la più importante manifestazione che presenta una panoramica completa della realtà vitivinicola italiana a livello internazionale. Negli ultimi anni, la costante ascesa del mondo della birra ha fatto sì che all’interno della fiera di Verona fosse creato uno spazio interamente dedicato a presentare i principali protagonisti di questo settore in continuo fermento.  Tra di essi, ospite dell’Area Sol&Agrifood, è presente anche Warsteiner, storica azienda tedesca guidata dalla famiglia Cramer da ormai nove generazioni, attenta tanto alla custodia della tradizione quanto alle ultime tendenze che interessano il settore. In occasione dell’edizione 2018 del Vinitaly, Warsteiner presenterà l’ultima novità del Gruppo, Pater Linus una birra belga d’abbazia, protagonista di una straordinaria food pairing experience con una selezione di cioccolato belga Callebaut, curata dal maître chocolatier Davide Comaschi, direttore di Chocolate Academy Center Milano del gruppo Barry Callebaut.

Colli Berici

Il Consorzio Vini Colli Berici e Vicenza si racconta attraverso i suoi vini con le tre degustazioni saranno condotte da Giovanni Ponchia, Direttore delConsorzio. Ad aprire le danze, l’appuntamento di domenica alle ore 15.00 con il tasting Carmenère vs Cabernet Franc – Identità e sfumature, dedicato a due dei rossi DOC del Consorzio. Queste varietà, a lungo tempo confuse a causa della loro somiglianza, hanno trovato nell’area un terroir ideale: proprio sui Colli Berici è presente il vigneto di Carmenère più ampio d’Europa e il Cabernet Franc Colli Berici è stato il primo a ricevere la denominazione DOC in Italia. I vini in degustazione saranno tre Cabernet Franc del 2015 e 2016, seguiti da tre Carmenère delle annate 2013 e 2016. Lunedì 16 aprile alle 15.00 è in programma, invece, il primo gemellaggio con il Consorzio Tutela Vini Colli Euganei, durante Fior di Tai – Gli autoctoni berici ed euganei alla prova del bacalà. Tre espressioni del Tai Rosso e altrettante del Fior d’Arancio verranno servite in accompagnamento allo stoccafisso e al bacalà mantecato, piatti tipici della tradizione gastronomica veneta realizzati dall’azienda mestrina Tagliapietra, le eccellenze del mare. Il terzo appuntamento è Fuori di Cabernet, previsto per martedì 17 aprile alle 11.00 ed è dedicato ad uno dei vini più importanti all’interno della DOC Colli Berici. Durante il tasting saranno presentate, oltre a due versioni più recenti, quattro vecchie annate di Cabernet di alcune cantine del Consorzio, per dimostrare la longevità dei vini prodotti con questo vitigno all’interno dell’area berica. Il Consorzio chiude Vinitaly con il tasting Tutti i colori dei Colli Berici in programma per mercoledì 18 aprile alle 10.00. Un’occasione per raccontare le nuove espressioni delle tipologie Colli Berici Bianco e Colli Berici Rosso, modificate nella base ampelografica e il cui nuovo disciplinare entrerà in vigore a fine aprile.

Roccafiore

Roccafiore, l’azienda umbra di Todi apprezzata per la produzione di soli vini naturali da vitigni autoctoni, si presenta a Vinitaly con una novità: Fiorfiore R*****a, Grechetto di Todi Igt 2014, il nuovo bianco simbolo ed espressione delle colline da cui proviene. Da uve di Grechetto in purezza, il vitigno umbro per eccellenza a cui Roccafiore ha da sempre dedicato un’attenzione particolare e grazie all’esperienza di Hartmann Donà, enologo della Cantina, nasce un vino che attraverso l’uso del clone G5 ha una profonda struttura, grande complessità e una strepitosa aromaticità. Fiorfiore R*****a affina per nove mesi in tonneaux di secondo passaggio a contatto con le fecce fini, e poi sosta in bottiglia per altri due anni e mezzo. Fiorfiore R*****a è un vino unico, di estrema classe ed eleganza, prodotto soltanto nelle annate migliori. Dal colore giallo paglierino brillante, ha un profumo ricco e complesso che ricorda gli aromi di pesca bianca, piccoli fiori gialli e una delicata nota tropicale.

ADSI – Associazione Dimore Storiche Italiane

Anche quest’anno ADSI – Associazione Dimore Storiche Italiane sarà presente all’appuntamento a Verona con un numero crescente di cantine storiche appartenenti ai propri Soci: sono infatti 64 le Tenute Storiche con cantina che parteciperanno alla manifestazione 2018 (55 nel 2017) e che rappresentano una produzione annua di 35 milioni di bottiglie, provenienti da circa 30000 ettari di proprietà. Tutte le cantine storiche sono visitabili su prenotazione, e fra le partecipanti a Vinitaly 2018, oltre 50 sono anche agriturismi, con un’offerta complessiva di 800 camere che, dal Trentino-Alto Adige alla Sicilia, consentono agli appassionati dell’enogastronomia di soggiornare in luoghi ricchi di storia e tradizione. Informazioni sito: http://www.dimorestoricheitaliane.it

Gancia

Gancia rivela la bellezza dei suoi vini lanciando dopo molto tempo nuove eccellenze nella gamma dei metodi classici: il 120 Mesi Riserva Alta Langa Docg, ottenuto con selezionate uve Pinot nero e Chardonnay raccolte a mano, che riposa sui lieviti nelle cantine storiche per minimo 10 anni e il 36 Mesi Pas Dosè Alta Langa Docg, il nuovo brut nature prodotto con uve Pinot nero e Chardonnay, coltivate sui pendii dell’Alta Langa oltre i 250 m sopra il livello del mare. Tra gli spumanti charmat le novità sono rappresentate dall’Asti Docg Secco, innovazione assoluta nel mondo degli spumanti che nasce esclusivamente da uve di Moscato Bianco, di cui conserva tutta l’aromaticità, e, infine, lo Chardonnay Blanc de Blancs, brut da uve Chardonnay, coltivate su pendii collinari e raccolte a mano. Per rispondere alle principali tendenze della mixability e dei cocktail internazionali più conosciuti, Gancia completa l’attuale gamma con una novità, il Vermouth di Torino Rosso: un prodotto unico, basato sull’antica ricetta del Vermouth di Torino Gancia di fine ‘800, che riproduce l’etichetta originale del passato. Perfetta unione di vino, zucchero e una ricercata selezione di erbe e spezie, tra cui artemisia piemontese, china e noce moscata. Il risultato è un Vermouth di struttura, ideale da gustare liscio, con ghiaccio o per esaltare i più famosi cocktail quali Americano e Negroni. Oltre agli spumanti Gancia, presso lo stand di Gancia al Vinitaly 2018 sarà possibile degustare i cocktail preparati da bartender d’eccezione impegnati a mettere in mostra le loro abilità. Sarà anche occasione per presentare la gamma completa delle vodka Zubrowka, marchio con oltre 500 anni di storia, che si propone al mercato italiano con sette interessanti novità.

Maurizio Ranucci
direttore responsabile
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