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Gli artigiani del vino al “Back to the Wine”

Faenza  150 produttori di Vino artigianali saranno protagonisti alla quarta edizione di “Back to the Wine”, nei padiglioni della Fiera di Faenza: L’unica manifestazione in Romagna che da voce ai viticultori che rispettano e seguono i dettami dell’agricoltura che rispetta i cicli naturali del “Dio bacco”. L’appuntamento è per domenica 17 e lunedì 18 novembre 2019.  L’ideatore dell’evento è Andrea Marchetti, ideatore della comunità di Vinessum, mentre l’organizzazione è in capo a Blu Nautilus. Supporter della manifestazione sono la Banca di Credito Cooperativo ravennate, forlivese e imolese, istituto di credito da sempre attento alla vita del territorio, e Mo.Me.Vi., Mostra della meccanizzazione in Vitivinicoltura. Patrocinio della Regione Emilia – Romagna, della Provincia di Ravenna e del Comune di Faenza. Significativa è la presenza emiliano – romagnola, con ben 40 espositori equamente suddivisi fra Emilia e Romagna.

Il curatore della manifestazione Andrea Marchetti

Fra loro ci sono anche quattro cantine faentine (Ancarani, Gallegati, Paolo Francesconi, San Biagio Vecchio) e sei di Brisighella (Andrea Bragagni, Baccagnano, Fondo San Giuseppe, Vigne dei Boschi, Filippo Manetti, Villa Liverzano). Le etichette presenti e che si potranno degustare sono oltre 800 le etichette. Il comune denominatore tra i produttori è una produzione artigianale, a conduzione famigliare e una “tiratura (quasi sempre fra le 15mila e le 20mila bottiglie annue), con una grande attenzione alla sostenibilità ambientale, al non utilizzo di chimica di sintesi, al rispetto del territorio ed ad un metodo di lavoro che riduce al minimo l’interventismo in cantina, accompagnando un’uva necessariamente sana dalla vigna alla sua massima espressione in bottiglia.  Lo scorso anno sono stati oltre 500 gli operatori accreditati, di cui il 10% arrivati dall’estero (Europa, ma anche USA, Canada, Giappone e Cina). Ad arricchire l’offerta, infatti, una ventina di banchi tra food e ristorazione (sempre con un occhio di riguardo per la qualità artigianale). Interessanti anche le degustazione organizzate quest’anno sono dedicate al Chianti classico di Radda e ai vini Alchemici. 

Giorgio Mercandelli

Domenica 17 novembre, alle ore 15, la degustazione verrà proposta una verticale di Caparsino a cura di Francesco Falcone, con la partecipazione del produttore Paolo Cianferoni. E’ dal 1982 che, nella tenuta di Caparsa,  Cianferoni produce vini in tutto e per tutto ‘devoti’ all’ambiente che li genera e al vitigno che lì fa la differenza: il Sangiovese. Sono ancora disponibili alcuni posti; 30 euro la quota di partecipazione. Per prenotazioni: fra.falcone2003@libero.it 

Paolo Cianferoni

Lunedì 18 novembre. I vini a fermentazione alchemica con Giorgio Mercandelli. Il primo appuntamento alle 13 (già esaurito), l’altro alle 16, con ancora qualche posto disponibile. Anche in questo caso il costo è di 30 euro, la prenotazione è obbligatoria scrivendo a ordini@cantinaalchemica.it.  Per chi non riuscisse a partecipare alla classroom di Mercandelli, ci sarà la possibilità di degustare alcuni vini alchemici presso il banco comune di assaggio del gruppo costituito da Heliantus, Oreste Sorgente, Cantina Alchemica. 

Foto di alohamalakhov da Pixabay

Altre curiosità in questa edizione come il banco comune di assaggio Uò Patanù – Ovada Naked, a cura di un gruppo produttori di Ovada (AL), costituito dalle cantine Cascina del Vento, Cascina Boccia, La Signorina, Rocco di Carpeneto. Sempre dal territorio di Ovada arriveranno altre tre cantine con un proprio banco: Forti del Vento, Rocca Rondinaria e Cascina Boccaccio. A Back to the Wine parteciperà anche ReValpo, ovvero,  Valpo(licella) Revolution, un gruppo di sei aziende (Antica Valpolicella, Corte Bravi, Il Monte Caro, Il Roccolo di Monticelli, Montenigo, Terre di Pietra) che vive e produce vini naturali nel territorio della Valpolicella.

Foto di Bruno Glätsch da Pixabay

Saranno presenti anche  aziende straniere, provenienti da Slovenia, Francia, Spagna e Georgia. Alcune curiosità in questo settore: il giovane vignaiolo Beka Kereselidze, che partecipa per la prima volta alla manifestazione faentina, arriva dalla regione Racha dove, con la sua Sad Meli Winery, porta avanti la tradizione di famiglia utilizzando varietà autoctone quali Saperavi, Tetra, Alexsandrouli e seguendo le tecniche ancestrali georgiane con vinificazione e affinamento in Qvevri.

Foto di Christine Sponchia da Pixabay

I ragazzi di Baldovar 923, provenienti dalla regione montana Alto Túria presso Valencia, hanno recuperato la cultura naturale dell’uva Merseguera e Bobal ristrutturando una vecchia cantina abbandonata Per quanto riguarda la somministrazione di cibo sono presenti tre punti di ristorazione al servizio dei visitatori. Oltre al vino a Faenza, nello stesso periodo c’è la possibilità di visitare il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, dove si svolge la mostra “Picasso. La sfida della ceramica”

Foto di Thomas B. da Pixabay

Informazioni:

Fiera Faenza (viale Risorgimento, 3)

Orario: domenica 10-20  e lunedì 11-19.

Biglietto ingresso: domenica € 25 e lunedì € 20

Il biglietto d’ingresso comprende: calice, degustazione libera dei vini.

Sito: www.backtothewine.it

Maurizio Ranucci
direttore responsabile
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