Sei qui:
Home > Nel bicchiere > Bertinoro – Tra Romagna e Alto Adige l’albana del futuro – Gustando

Bertinoro – Tra Romagna e Alto Adige l’albana del futuro – Gustando


Tra Bertinoro e Fratta Terme troviamo la Tenuta Diavoletto “L’impostazione è quella di un’azienda giovane, gestita da giovani, con uno sguardo al vino del futuro, un buon vino, elegante che rispecchia il territorio e dia emozioni. Diamo molta importanza all’ambiente, non usiamo diserbo applichiamo la lotta integrata, abbiamo un bassissimo impatto ambientale e stiamo facendo degli studi sul terreno per il biologico e per il biodinamico con l’università di Bolzano, cerchiamo di ridurre al minimo i trattamenti in vigna, stiamo già usando una quantità di bisolfiti molto bassa quasi ai limiti previsti per i vini naturali, un anno al Merano WineFestival ci hanno selezionato i vini come naturali anche se non avevamo la certificazione, ma i valori erano giusti. Collaboriamo con Simonit & Sirch una scuola di potatura friulana, che si basa su quattro regole semplici adattabili a tutte le forme di allevamento della vite. Seguire e assecondare, attraverso la potatura, il naturale sviluppo della ramificazione della vite assicura una sana e lunga vita alla vite.


E’ Maximilian Girardi, un nonno romagnolo, una nonna veneta e due nonni austriaci, nato in Alto Adige 27 anni fa, si trasferisce da bambino con la famiglia a Rocca San Casciano, paese di origine del nonno materno, nel 2011 come per destino la famiglia Girardi trova sul suo cammino la Tenuta Diavoletto, se ne innamorano subito, è l’occasione per Maximilian di riprendere il lavoro del trisnonno un viticoltore di Caldaro.

“La tenuta era ferma da tre anni, continua Max, le vigne sommerse dalla vegetazione, la casa completamente da rifare, un lavoro di recupero importante soprattutto in vigna, la prima potatura dopo anni di libertà era determinate per ridare vita alle vecchie viti così da poter mantenere nei vini i sentori di questo terreno. Con l’aiuto dell’enologo Giovanni Brighi, con noi sin dall’inizio, nel 2013 la guida dell’espresso riconosce la nostra albana come miglior vino bianco della romagna, l’anno successivo al Merano WineFestival riconoscono il premio “MWF Award” a “Primi Passi”, il nostro Sangiovese in purezza IGP, qui io e mio padre, che mi aiuta e supporta, ci siamo detti “è la strada giusta, andiamo avanti”.
Quest’anno è Bertinoro a portare a casa il titolo di “Albana Dei” e “Albana del Cuore” con la Tenuta Diavoletto e la sua Albana secca moderna “Cinquecento”. Si sono aggiudicati i premi come miglior Albana DOCG sia secondo gli esperti, sia secondo i consumatori nelle piazze.
Siamo stati presi di sorpresa, non ci aspettavamo fue primi posti, ne siamo onorati, Una giuria di esperti e una votazione popolare si sono trovati d’accordo e hanno votato entrambi a favore della nostra albana, é l’ennesima conferma che siamo sulla strada giusta.
E Giavlett, detto in romagnolo ha sette ettari vitati, principalmente sangiovese ed albana, più un’altro ettaro e mezzo sta per essere reimpiantato ad albana, producono 20,000 bottiglie all’anno con l’obbiettivo di arrivare a 60,000.

L’azienda è un piccolo angolo di paradiso, da sotto il portico si può ammirare, Bertinoro, il mare e la vigna, Due suites e una piscina aspettano chi volesse passare un po di tempo in azienda.

Diavoletto Azienda Agricola S.S
Via Tombetta 2541, Loc. Casticciano –

Bertinoro (FC)
Email: info@tenutadiavoletto.com
MCel. 331 4286558

Top