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“Camilla Food Coop” il primo emporio di comunità

Bologna – A Bologna ha aperto il primo supermercato autogestito o partecipativo in Italia “Camilla Food Coop”. Ma cosa vuol dire supermercato partecipativo? Un Food Coop come si scrive in inglese  è un negozio molto speciale: un punto vendita “non profit” a gestione cooperativa nel quale solo i soci possono fare la spesa, e nel quale tutti devono contribuire al lavoro del negozio. L’idea è tanto semplice: i soci scelgono in assemblea i prodotti da vendere, sostenendo la filiera del territorio e delle piccole produzioni per garantirsi prodotti bio o di qualità. Grazie al loro impegno i prezzi dei prodotti sono abbattuti rispetto ai supermercati normali o del brand biologico.E’ una realtà partecipativa, che porta le persone ad incontrarsi lavorando insieme e crea un senso di comunità intorno al cibo e non solo. Questa esperienza segue l’esempio nato negli Stati Uniti nella città di New York, dove esiste dal 1973 questo tipo di attività, dove i clienti sono soci e si impegnano anche attivamente nello sviluppo e nella gestione del supermercato. L’idea nasce un paio di anni fa da due associazioni “Alchemilia Gas” (Gruppo di acquisto solidale) e “Campi aperti” (un’organizzazione di produttori biologici e eco-sostenibili). La novità di questa iniziativa è che il socio non paga solo uno quota per entrare, ma deve anche partecipare all’attività del supermercato dando un contributo orario di lavoro di tre ore ogni 4 settimane. Quello che il socio dovrà fare saranno mansioni diverse in base all’esigenza: posizionare la merce sugli scaffali, occuparsi del magazzino, stare alla cassa, pulire e riordinare, ecc. In questo modo il supermercato ha solo un dipendente, che deve coordinare il tutto, in modo che i costi di gestione sono il più possibile bassi, e avere un grande vantaggio che si ripercuote sui prezzi del prodotto, si soddisfa così le due esigenze che sono la filosofia di questa iniziativa, avere un buon prodotto: di qualità, eco-sostenibile ad un prezzo che risarcisca il lavoro dei contadini e che dia al consumatore il modo di acquistare ad un prezzo equo. Per diventare socio fisico, la quota da pagare è di 125 euro. Per ora le merci presenti sono circa 400, con il passare del tempo aumenteranno. Si possono trovare prodotti si freschi, confezionati e sfusi. Prima di essere venduti sono stati tutti verificati dai soci più esperti e sono stati fatti accordi di filiera in modo di garantire si il produttore che il consumatore. Gli attuali soci sono 410 e anche questi sono in aumento. I prodotti che si possono trovare sono: frutta, verdura, latte, carne, alcuni produttori che forniscono il latte sono: Azienda Agricola Bordona (vaccino), Fattoria Lama Grande, Fattoria Piani (caprini) e Az.Agricola Cottu Salvatore (pecorino); le verdure e gli ortaggi da diverse aziende e ortolani dei dintorni di Bologna, la frutta esotica è del Commercio Solidale; si possono trovare anche i salumi dell’azienda biologica di Walter Ragazzini, il pane è stato realizzato del forno Brisa utilizzando i grani antichi forniti dalla coop. Arvaia. L’obiettivo è lontanissimo dalle logiche della grande distribuzione, qui il primo obiettivo è il rapporto diretto con il produttore per garantirgli una pianificazione sulle quantità che serviranno e non cambiando i prezzi, e dall’altro lato sta lui conquistare la fiducia della comunità proponendo un prodotto che rispetti i principi di una agricoltura biologica e sostenibile lontane dalla logica industriale. Il supermercato è aperto dal martedì al venerdì dalle 17 alle 21 e il sabato dalle 10 alle 17. Oltre alla attività di vendita, si organizzano anche incontri per aumentare la conoscenza. Per maggiori informazioni scrivere alla e-mail: info@camilla.coop

Maurizio Ranucci
direttore responsabile
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