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Di Porto in Porto…

Cesenatico – Di Porto in Porto la Cucina Mediterranea e la qualità del pesce dell’Adriatico è un nuovo progetto di Chef to Chef, partito dalla reunion di Martedì 3 dicembre 2019 a Cesenatico. Il primo Congresso Itinerante per una conoscenza e consapevolezza sull’utilizzo del pesce dell’Alto Adriatico. Una giornata iniziata al Museo della Marineria con il primo convegno dal tema “Il pesce dell’Alto Adriatico ha qualità straordinarie e una grande biodiversità”.

Condotto da Alice Tognacci (curatrice dei programmi di cucina RSI – Radiotelevisione Svizzera di lingua Italiana) al quale hanno partecipato: il Sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli, il responsabile del progetto “di Porto in Porto” per CheftoChef Omar Casali, Presidente CheftoChef e Sindaco di Polesine-Zibello Massimo Spigaroli, il Responsabile Servizio Attività faunistico-venatoria e pesca della Regione Emilia-Romagna Vittorio Elio Manduca, il biologo marino Corrado Piccinetti, gli imprenditori Cesenaticensi Maurizio Cialotti e Roberto Casali e la cuoca Maria Grazia Soncini.

La giornata è proseguita con una passeggiata tra i moli, i capanni da pesca, le barche in attracco, il mercato del pesce e la piazza delle conserve, per concludersi in Piazza Spose dei Marinai per il primo incontro tra pesce e cuochi, tra entroterra e mare, degustando una piada con i sardoncini e radicchio e un Sangiovese delle nostre colline. 

Il progetto itinerante che parte da Cesenatico vuole arrivare ad interessare e coinvolgere altre realtà marittime e poter interloquire con loro, per  dare una risposta concreta alle difficoltà e alle problematiche della pesca in Adriatico, dove il ristoratore è uno degli anelli finale di questa filiera.

Una filiera che rappresenta un territorio e una comunità di persone, pescatori, pescherie e cuochi, ed è anche un’importante economia per i territori che si affacciano su questo mare.“di Porto in Porto” vuole avvicinare il consumatore al mondo del mare con rispetto e attenzione, evidenziarne la tracciabilità e la trasparenza, i piatti che gli chef preparano sono il finale di un viaggio che inizia sulle barche dei pescatori. 

Il progetto si collega automaticamente alle produzioni di terra e alla cultura e alla storia del territorio. La crescita economica e culturale di un territorio può avvenire quando tutte le realtà si incontrano per un percorso comune, coinvolgendo chi si occupa di ambiente, di ricerca e di turismo innovativo, a chi ci racconta di un passato con storie e leggende e cosa più importante coinvolgere chi si occupa di formare giovani che sono il futuro. 

Al ristorante Maré vi è stata la conclusione di una giornata ricca ed interessante, dove le 12 mani di 6 cuochi emiliano-romagnoli hanno messo in pratica le tematiche della giornata. Dal Crudo di muggine in carpione” dello Chef Mattia Borroni (Alexander di Ravenna), alla croccante e succulente proposta di Silver Succi (Quartopiano di Rimini) “Sandwich di sogliola, spinaci, funghi e lampone”, fino alla tripla proposta stellata di Maria Grazia Soncini (La Capanna di Eraclito di Codigoro) “Fritto di moleca e gamberetti, polenta bianca, lattuga di mare”, Stefano Ciotti (Nostrano di Pesaro) “Passatelli, brodo di porcini e tabacco, canocchie alla brace”, Massimo Spigaroli (Antica Corte Pallavicini di Polesine-Zibello) “Lasagnetta con anguilla, erbe spontanee e piccoli ortaggi”. Per finire con il padrone di casa del Maré, lo chef Omar Casali, con il “Cotechino di seppie con lenticchie e ceci neri”. Vini e birra dell’Emilia Romagna hanno accompagnato i piatti di una cucina mediterranea ricca di sapori e saperi.

 

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