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Angelini, lo chef riminise alla corte di Hong Kong

Hong KongChef Alessandro Angelini, originario di Rimini, la cui passione per la cucina nasce nelle aule della scuola alberghiera. “Non avevo voglia di studiare – ricorda Angelini – così decisi di andare all’alberghiero”. Dopo il diploma inizia a lavorare nella riviera romagnola, poi ai “I Tre Re” dello chef Silver Succi, poi a Cesenatico al “Lido Lido” stella Michelin dello chef Vincenzo Camerucci, poi è volato negli Stati Uniti, a Los Angels dove lavora nel locale del riminese Gino Angelini.

  Chef Alessandro Angelini

Dopo un periodo negli States torna in Europa e va a lavorare a Londra per alcuni anni da Gualtiero Marchesi, poi decide di andare in  Birmania a “Ngapalic Beach”,e poi a Jakarta al “Shangri-La Hotel”,poi a Hong Kong per lo stesso gruppo. Dopo queste esperienze decide di mettersi in proprio aprendo il “Dine art”, un luogo dove la cucina di Alessandro con le sue creazioni di piatti innovativi preservandone le sue solide radici della cucina tradizionale italiana, ma con qualche infusione giapponese. La sua filosofia è quella di usare materie prime fresche, in modo da rispettare la bellezza della semplicità e il minimalismo, per  mantenere i loro sapori naturali durante il processo di cottura. Qui, riesce ad esprimere la sua grande personalità e diventare uno tra i migliori ristoranti italiane di “Hong Kong”. Il locale è situato al 16 ° piano dell’edificio industriale Kwai Bo, nel cuore di Wong Chuk Hang. Al “Dine Art” si possono degustare le creazione dello chef, che possiamo chiamarle opere d’arte, come quelle che i clienti trovano sulle pareti del locale, che trasformano il locale in un museo. Un luogo esclusivo che non è aperto al pubblico, ma per pranzi e cene aziendali o per eventi. Uno degli ingredienti più usati, è la pasta fresca e questa è molto utilizzata nelle sue creazioni. Per ricordare le sue tradizioni, uno dei suoi piatti sono i cappelletti con il ripieno bolognese, su crema di parmigiano reggiano di 24 mesi.

Il locale “Dine Art”

Dall’inizio di Marzo, ha creato una società di importazioni di prodotti italiani di grande qualità, che vendono direttamente, in modo di abbattere i costi del 30/40 per cento per i clienti dell’Horeca. In questa nuova iniziativa la cosa vincente è quella di riuscire a consegnare i prodotti in tempi molto brevi. Non soddisfatto da marzo ha anche aperto un locale nuovo che l’ha chiamato “LucAle” con le iniziale dei due soci, qui la cucina è con piatti legati alla tradizione italiana e materie prime italiane, come la Fassona del Piemonte, o la batilarda di salumi italiani, mortadella felinese, la buratta “La deliziosa”, mozzarella di bufala “Mandara” e tante altre cose gustose.

 Il nuovo locale “LucAle”

“Bisogna capire che ad Hong Kong – sottolinea Angelini – alle persone non gli piace cucinare, ma andare fuori a mangiare e riuscire a mangiare a un buon prezzo che rispetti il rapporto prezzo/qualità”. L’apertura di questo ultimo locale è andata oltre alle loro aspettative.

Abbiamo fatto alcune domande allo chef Alessandro Angelini:

Di che cosa sei goloso?

Mi piace la bella cucina, mi piace molto assaggiare e amo anche molto la cucina giapponese.

Cosa non ti piace mangiare?

Il cibo molto speziate, o con troppe salse, più specificamente la cucina cinese.

Cosa non manca mai nel tuo frigorifero?

E’ sempre vuoto, non mangio a casa.

Cosa mangi per colazione?

Non faccio colazione, ma non esco di casa senza aver bevuto un buon caffè, una volta lo facevo con la moka di “Bialetti”, adesso ho una “Nespresso”.

Ti piace la Musica?

Mi piace ascoltare musica, la metto anche nel mio locale per accogliere i clienti , e sia in cucina quando lavoro.

Con il poco tempo che hai un hobby?

Prima andavo a giocare a Golf, ma da qualche anno faccio yoga, essendo la mia compagna maestra di yoga. 

Maurizio Ranucci
direttore responsabile
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