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Da chitarrista a sommelier nel Club the best del mondo

Londra – Partito per Londra per diventare un chitarrista, è finito a fare il sommelier nel Club di Wine più esclusivo del mondo al “67 Pall Mall” (Il club vuol dire 3500 membri, 850 etichette al bicchiere e 5000 mila bottiglie), si chiama Nelson Pari. Nato a Viserba e diplomatosi al Licelo Classico, la musica già da giovane, l’aveva nel sangue, spesse volte ha suonato al “Velvet” con complessi musicali come gli”Eclipse” (vincitori del premio miglior band Metal italiana dell’Heineken Jammin Festival), i “Lemon Scented Project! (migliore band Indie italiana per Kataweb dell’Espresso) e tanti altri.

      Nelson Pari

Finito il Liceo decise di andare a Bologna a studiare musica (chitarra) in un’accademia privata. Poi un giorno l’Accademia gli propose di andare a Londra con una borsa di studio a perfezionare gli studi, e la fortuna ha voluto che il college da frequentare si trovasse nella cittadina di Guildford, una zona frequentata da persone benestanti. A seguito un master svoltosi al “Trinity Laban”, ed è riuscito a vincere per due volte di fila la borsa di studio della famiglia Archer, Nei due anni trascorsi al college ha conosciuto e frequentato diverse personaggi del mondo musicale. “Poi un giorno il rettore mi mandò ad un matrimonio, e qui incontrai Flavio Buratto, master sommelier all’Alma di Colorno a Parma, – ricorda Pari – mi vide molto interessato al mondo del vino e mi consigliò di fare un corso da sommelier”. In quel periodo oltre a suonare, durante la settimana avevo due giorni liberi e andò a iscriversi ai corsi WSET (Wine & Spirit Education Trust), riuscì a passare i primi tre livelli col massimo dei voti e per questo decise di andare a provare a lavorare in qualche ristorante. Con la sua parlantina (caratteristica di chi nasce in Romagna), anche se non gli piaceva servire, riusciva a vendere più vino di tutti gli altri dipendenti anche dello stesso Maneger.  Quando il locale cambio il Manager, il nuovo era invidioso, della sua bravura di venditore, lo relegò in cucina, ma un giorno la sua ex Maneger gli disse che gli aveva preso un appuntamento al “67 Pall Mall”. “L’appuntamento era con Ronan Sayburn MS (head of Wine) – ricorda Pari – mi diedero un test molto impegnativo formato con diverse domande, circa 120. Sono riuscito a passarlo e dall’8 gennaio di 2 anni fa lavoro nel Club “67 Pall Mall”, con una succursale a Singapore che aprira’ a fine anno”. Pari fa parte dei 16 sommelier presenti al Club che per regola possono gestire 5 o 6tavoli per servire al meglio i membri che spesse volte sono persone molto esigenti. I vari sommelier del Club sono gestiti da Terry Kandylis (Head Sommelier). “Il primo vino che ho servito – ricorda Pari – è stato un “Sine Qua Non”, una cantina Californiana, con una produzione limitata, difficile da reperire se non si fa parte della loro mailing list. “Un giorno un maestro di chitarra mi disse che tutti nel proprio percorso di vita hanno due o tre occasioni per diventare Pat Methery, solo che di solito dicono di no, Io ho detto si, quella era senza di dubbio una delle mie due o tre occasioni della vita. – sottolinea Nelson – Con la musica continuo, nel passato ho inciso un cd con jazzisti importanti, che suonano di solito con Stefano Bollani. La musica è rimasta nel sangue, insieme a Bastianich sto organizzando un evento dal tema: “musica e wine”.Quest’anno sono molto concentrato sul vino per riuscire a passare il penultimo livello per diventare Master Sommelier, che è uno degli esami più difficili del mondo”. 

Parliamo di Romagna

“Uno dei vizi che hanno i romagnoli è quello di parlare male dei loro vicini, oltre a quello di non amare la propria terra sia i vignaioli, che i ristoratori. – ribadisce Pari – L’ultima volta che sono venuto in Romagna, sono stato in alcuni locali stellati e non è possibile aprire la lista dei vini e trovare nelle prime pagine una lunga lista di Champagne. Tutto questo è sintomo di non credere molto nella propria terra. Non riesco a capire, abbiamo più Champagne in Riviera che nelle carte dei ristoranti francesi”. “Personalmente penso che in Romagna ci siano sono grandi vini, che non sono secondi a nessuno. Da diversi anni mi sto costruendo una cantina con vini romagnoli, perché penso che nei prossimi futuro alcuni di questi diventeranno migliori e di valore. Mi piacciono i vini come “Borgo Casale” di Babini della cantina “Vigne del Bosco”, o come “Terre Volte” di Podere Vecciano che può essere invecchiato 20 o 25 anni, o “Anforghettabol” di San Biagio Vecchio, il trebbiano “Tra” di Fondo San Giuseppe, “I Probi” di Villa Papiano, o il “Corallo nero” di Gallegati”. Un progetto interessante è quello realizzato da Giorgio Melandri a Modigliana, in cui diversi produttori si sono uniti in un gruppo per parlare di vino e di territorio mantenendo ognuno la propria personalità e caratteristica, e insieme a loro ho organizzato nel mese di marzo di quest’anno una “masterclass” al “67 Pall Mall” di Londra. Nella lista dei vini del Club c’è la presenza dei vini del “Pratello” di Emilio Placi. Poi in Romagna ci sono grandissimi sommelier come il “maestro” Federico Graziani di Ravenna che lavora per “Feudi San Gregorio”, Andrea Fiorini al Magnolia e Francesco Cioria del San Domenico.

Abbiamo fatto alcune domande curiose su Nelson Pari:

Di che cosa sei goloso?
Amo i cappelletti in brodo, tagliatelle al ragù che faceva mia mamma e altro.

Cosa mangi per colazione?
Con il lavoro che faccio, la colazione la salto.

Cosa non manca mai nel tuo frigorifero?
La lattuga piccola che si trova nei mercati londinesi, il suo sapore mi ricorda le caratteristiche di un vino. Mi piace molto mangiare l’insalata.

Cosa non manca mai nella tua valigia?

Agende per scrivere e prendere appunti, l’apri bottiglia, macchina fotografica e il materiale per scrivere.


Riesci ad avere degli hobby?

Faccio yoga e mi piace giocare ai videogiochi.

 

Indirizzo:

67 Pall Mall,

St. James’s,

London SW1Y 5ES,

Regno Unito

Tel.:  +44 20 3000 6767

Maurizio Ranucci
direttore responsabile
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