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La ceramista che crea con smalti a base naturali

Sant’Arcangelo di Romagna – Metti insieme cottura a legna, un piccolo forno a legno, uno a Gas e una torre di avvistamento campestre del tredicesimo secolo, stiamo parlando della ceramista Debora Carlini. Tutto questo, si trova nella campagna di Sant’Arcangelo di Romagna dove dà vita alla sue creazioni. Debora, ama i materiali grezzi come gli smalti usati per fare il gress sono silicati ottenuti a 1280°C dalla fusione di diversi minerali estratti dal sottosuolo: feldspato, caolino, carbonato di calcio, silice, talco.

     Debora Carlini

Gli smalti a volte includono cenere vegetale come paglia di grano e altro, composta dai minerali che le piante hanno assorbito dalla terra. Queste ceneri possono anche essere ricostituite usando le stesse proporzioni di minerali. “Amo gli smalti giapponesi – sottolinea Debora – perché portano ad avere il contatto diretto con la natura e poi in ogni oggetto creato posso trasmettergli il mio pensiero”. La sua storia inizia 20 anni fa, come sempre c’è una passione dietro, che è nato dopo aver visto la mostra di una sua amica. Dopo essersi laureata in Psicologia si avvicina all’arte terapia, che si basa sull’utilizzo dell’argilla per aiutare bambini in difficoltà, facendo attività con malati psichiatrici e autistici. “Passato un periodo – sottolinea Debora – mi sono accorta che la mia attenzione era troppo rivolta al risultato piuttosto che al rapporto con i pazienti, è questo non mi soddisfava, e così ho deciso di lavorare per me stessa, realizzando oggetti, partendo dalla ceramica raku con un piccolo forno a legna, costruito da me”. Dal centro di Sant’Arcangelo, si è trasferita in campagna con la famiglia, perché sentiva il bisogno di lavorare isolata e a contatto con la natura e i suoi ritmi. Così 10 anni fa prende questa torre medievale e ci crea un laboratorio per creare quel connubio tra uomo e natura. Debora nelle sue creature si riflette la sua poesia il suo spirito materico profondo e racconta il suo pensiero della natura in un linguaggio tratto da forme semplici, essenziali ma con una personalità dovuta dall’intersecarsi dei materiali usate per realizzare le sue creazioni. “Il mio lavoro è molto meditativo – ribadisce Debora – quando riesco a creare un oggetto con la sua forma equilibrata e che porta al centro il suo pensiero, mi fa stare bene, perché mi porta a guardarmi dentro. Mi piace pensare; quando un cliente utilizzerà l’oggetto di ceramica, per mangiare o per bere verrà aiutato nel tragitto dal contatto con la materia prima, mi piace”. Debora, realizza oggetti per uso quotidiano, con materiali che sono resistenti ai lavaggi in lavastoviglie. Le sue creazioni le ho conosciute al ristorante “Benso” di Forlì, notando come ogni portata con un piatto dalla forma diversa e colori, che aiuta a risaltare la cromacità delle materie prime e i suoi profumi, e per questo è nato il desiderio di intervistarla. Possiamo dire che Debora è autodidatta, è arrivata a quello che è oggi studiando osservando e andando per un periodo da un torniante a imparare il tornio. Ama la ricerca delle materie prime, la sperimentazione per poter scoprire nuove superfici. Gli smalti che utilizza sono realizzati interamente nel suo laboratorio, andando alla ricerca delle sostanze che compongono gli smalti, andando a trovarli in natura ceneri, silice, sabbia di fiume, minerali e altro. Per il futuro mi piacerebbe aprire un laboratorio insieme ad altri artigiani, come avviene nel laboratori fiorentini, dove si possa socializzare, contaminare, scambiare idee ed esperienze. Le sue creazioni si trovano in questi locali: Yume Ramen” e “Abocar” a Rimini, “Re mare” a Cesenatico e “Benso” a Forlì.

Debora Carlini

Di che cosa sei golosa?
Amo il mascarpone, le creme e il cibo indiano.
Cosa non mangi?
Non amo il pesce.
A colazione cosa mangi?
Orzo, latte di riso con mousse.
Nel tuo frigorifero cosa non manca mai?
Uova.
In cucina cosa ti piace cucinare?
Amo fare i dolci specificamente le torte, crostata, torta di carote. Banana bread.
Cosa ti piace bere?
Bevo il sidro di mele, il vino bianco, non mi piace il rosso. Amo il latte e menta.
Ascolti musica?
Ascolto podcast e audiolibri.
L’ultimo libro che hai letto?
L’ultimo libro del registra francese Erik Rohmer.
Un libro che consigli di leggere?
Nella foresta Siberiana di Sylvain Tesson

Pagina Facebook: Debora Carnili

Maurizio Ranucci
direttore responsabile
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