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Prima puntata di assaggi spensierati al Vinitaly

VeronaLa prima puntata di “Assaggi spensierati”, ma interessanti, che hanno portato a scoprire realtà degne di attenzione: iniziamo con un’azienda che produce Franciacorta con metodo biodinamico si chiama “1701”. Abbiamo assaggiato:

“1701 Franciacorta”

“1701 Fraciacorta” è la prima cantina biodinamica della Franciacorta: produce spumanti e vini fermi ispirandosi ai principi di un’agricoltura pulita e rispettosa del territorio e ad una filosofia produttiva che recupera le tradizioni più virtuose e tradizionale, con lo scopo di esprimere il terroir e la natura senza trucchi o artifici. È stata fondata dai sue fratelli Silvia e Federico Stefini insieme a un gruppo di amici recuperando una delle più antiche tenute della zona e un vigneto di 4 ettari, riscoprendo e appassionandosi un forte legame con le tradizione contadine.

“1701 Saten 2014” è un Blanc de Blancs ottenuto da uve di Chardonnay, 30 mesi sui lieviti. Si presenta aromatico, morbido e con un perlage elegante, maturo e rotondo. Alla vista il colore è giallo paglierino, bollicine fine e persistente., all’olfatto è intenso, con note di frutta esotica e miele. Al palato abbastanza morbido, fresco, sapido.

“1701 brut nature” è un uvaggio 75 per cento di Chardonnay e 15 per cento di Pinot Nero. Pieno, ampio, molto equilibrato e con una spiccata acidità. Alla vista il colore è giallo paglierino con leggeri riflessi verdolini e un perlage fine e persistente, all’olfatto è intendo con note di mela, nocciola e crosta di pane. Al palato è fresco, sapido e con una buona persistenza delle bolle.

“1701 Brut Rosè 2015” Dal perlage estremamente fini, si presenta con un roso chiaretto. Al naso è variegato con profumi delicati ed eleganti di fragoline di bosco, petali di rosa, melograno e ribes. Al palato è avvolgente, cremoso, morbido con una mineralità equilibrata .

“1701 Millesimato 2011”, tiratura limitata, una selezione del migliore 90 per cento di Chardonnay e 10 per cento di Pinot Nero. 40 mesi sui lieviti. Il colore è giallo brillante e bollicine sottili. Al naso profumo di mandorla fresca, mela, melone bianco, pompelmo. Al palato cremoso, acidità e sapidità equilibrate con nota vegetale e minerale.

“Sullerba Surlì 2017”, uno spumante non filtrato, fatto con uve di Chardonnay, che alla vista si presenta una tpica velatura derivante dalla sospensione di una buona parte dei lieviti. La prima fermentazione avviene sui lieviti indigeni in anfora e in contenitori di d’acciaio, poi rifermentato in bottiglia con l’aggiunta di mosto, per almeno 12 mesi. Imbottigliato senza filtrazione, né sboccatura, e senza aggiunta di alcun liquido di dosaggio. Beverino, freschezza, note fresce di fiori e frutta. Al palato beverino, piacevole e vivace. Web: www.1701franciacorta.it/

Surnat 1701 2017”, Chardonnay. Al calice si presenta giallo paglierino vivace. Al naso si percepisce mela, biancospino. Il sorso è fresco, salino e sfumature minerali.

Conte Guicciardini 

 

Tenuta Castello di Poppiano

Il Castello di Poppiano, storica tenuta della famiglia Guicciardini sin dal XII secolo, si trova nella DOCG “Chianti Colli Fiorentini”. Il maniero, storica fortezza eretta verso la fine del primo millennio a difesa esterna della città di Firenze, fu ereditato dall’attuale proprietario Ferdinando Guicciardini nel 1962 e da allora fu avviato un processo di ammodernamento nei vigneti e in azienda, seguendo sempre il principio che il progresso deve rispettare la tradizione.

Castello di Poppiano riserva Chianti 2015 

87 per cneto Sangiovese, il 15 per cento Cabernet franc e merlot. Dal colore rosso rubino brillante, con profumi intensi e netti. In bocca è pieno con gradevole impronta di ciliegia, frutta rossa, ben supportata dalla nota alcolica. Nel complesso armonico e con una impressionante morbidezza,

Tenuta I masi di Madorlaia

Se la storia del Castello di Poppiano affonda profondamente le radici nel tempo antico, quella di Massi di Mandorlaia è ben più recente. La tenuta, un casolare di origine settecentesca circondato da vigneti, è situata al centro del territorio del Morellino di Scansano in una zona nota per la sua vocazione vitivinicola. Siamo in un’area collinare dove il paesaggio è unico: selvaggio, severo ed allo stesso tempo sereno, caratterizzato da una sequenza di macchie e campi connessi da una rete di “sieponali” e muri a secco e inciso da piccoli torrenti cespugliati.

“I Massi di Mandorlaia 2015”, il Morellino di Scansiano del Conte Guicciardini, ottenuto per 85 per cento da Sangiovese poi Alicante, Merloto e Cabernet. Dodici mesi in barrique e 12 mesi in botte. Si presenta di colore rubino intenso e al naso note speziate e minerali. Al palato equilibrato, tannini intensi e persistenti con un piacevole balsamico.

Tenuta Belvedere Campòli

Belvedere Campòli, situata nelle colline del Chianti Classico, è il nuovo gioiello che si affianca alle altre due aziende di Conte Guicciardini, Castello di Poppiano e Massi di Mandorlaia. La tenuta si trova in una delle zone più vocate del Chianti Classico a quota di 400 metri sul crinale delle colline fra Mercatale e Montefiridolfi alle pendici del poggio di Monte Folchi con alle spalle fitte boscaglie e di fronte un panorama mozzafiato di colline di oliveti e vigneti, castelli, ville, chiese, sulle vallate della Greve e della Pesa: un “belvedere” tale da giustificarne ampiamente il nome.

Belvedere Campoli: Chianti classico, ottenuto da uve coltivate nelle Fattoria Belvedere Campolì a 400 metri di altezza. “4 mesi in botte grande, sangiovese in purezza. Si presenta di colore rosso rubino, con profumi di fruttato, con note di frutti rossi e sfumature di erbe aromatiche. In bocca fresco, succoso e persistente. Tannini eleganti e ben bilanciati con un finale lungo. Web: www.guicciardini1199.it

Cantina delle Volta

“Cantina della Volta”, azienda giovane, nata nel 2010, Cantina della Volta si è posta fin da subito l’obiettivo di reinterpretare il LAMBRUSCO dandogli nuovo lustro e vigore e ponendolo nuovamente all’attenzione degli estimatori dei vini autentici, quelli che si degustano con gioia e che si desidera condividere con gli amici.

Quest’anno alla 53 edizione del Salone Internazionale del vino di Verona la “Cantina della Volta” ha presentato uno spumante rosato  brut a Dosaggio Zero ottenuto dalla vinificazione in purezza di uve Lambrusco di Sorbara si chiama: “La Prima Volta 2015”. La nuova creazione è firmata da Christian Bellei. Dal colore rosato molto tenue, al naso note floreali di piccoli frutti. In bocca si rimane colpiti dall’impatto complessivo che riesce a unire la cremosità del perlage insieme a note citrine e minerali di grande incisività, che rendono il sorso fresco, dissetante e in continua evoluzione. Un ottimo prodotto beverino, ma nel contempo complesso e con un grande carattere. Web: www.cantinadellavolta.com

Cantina di Carpi e Sorbara

 903 Terre dei Pio                                                                  923 Terre della Verdeta                                                                                  946 Corte del Poggio

Nuova collezione e nuove immagini di impatto che si ispirano ai grandi artisti del Futurismo del XX secolo. Si chiamano “903 Terre dei Pio”, “923 Terre della Verdeta” e “946 Corte del Poggio” i protagonisti della linea Novecento: tre etichette proposte con un nuovo abito nelle sue diverse declinazioni, si ispira ai tratti grafici e cromatici del Futurismo. La scelta rende immediatamente riconoscibile l’apparenza dei tre vini ad una specifica famiglia, ma che grazie all’uso di sfumature e colori differenti dona loro un’identità unica e personale. Le tre bottiglie vogliono essere la rappresentazione di tre tipologie di Lambrusco e di territorio.

“903 Terre dei Pio” il Salamino di Santa Croce della tipologia “frizzante semisecco”. Dal colore rosso porpora molto intenso è il classico Salamino, vinoso e fruttato, con un tratto di morbidezza e nel contempo avvolgente.

“946 Corte del Poggio”, il Lambrusco di Mantova, ottenuto da Grappello Ruberti in purezza: aromatico, persistente e austero.

“923 Terre della Verdetta”, Lambrusco di Sorbara, qui giochiamo con note più floreali e di piccoli frutti, in bocca ha una grande freschezza con lo rende vivace e bevibile.

Lambrusco e pizza: secondo Stefano Ciccarelli, maestro pizzaiolo della società gastronomica 0059, è un connubio vincente! Specialmente quando ad incontrarsi sono due specialità della tradizione, reinterpretate in chiave innovativa. Di seguito alcune proposte per esaltare il gusto dei tre protagonisti della nuova linea Novecento, ciascuno con le sue specifiche qualità. Dalle pizze più tradizionali alle creazioni più insolite e originali, il Lambrusco si conferma il compagno ideale per un abbinamento ben riuscito da portare in tavola, all’insegna dell’eleganza, del gusto e di una raffinata semplicità. 

903 Terre dei Pio

L’ equilibrio del Salamino di Santa Croce si sposa perfettamente con una pizza condita con ingredienti freschi, come una classica Margherita oppure una più innovativa Multicolor con piennoli del Vesuvio Dop, pomodorini gialli a pacchetelle e pecorino sardo.

923 Terre della Verdeta

L’acidità del Lambrusco di Sorbara bilancia alla perfezione la ricchezza di sapori di una pizza come il Crostino Modenese con battuto di lardo e pancetta, parmigiano reggiano 36 mesi, aceto tradizionale di Modena e confettura di amarene tipo asprigno.

946 Corte del Poggio

La rotondità del Lambrusco Mantovano è ideale per accompagnare la punta piccante della nduja di Spilinga su un crostino con datterini gialli e pesto di basilico.

Web: http://www.cantinadicarpiesorbara.it

Il Borro

 Lamelle Igt Toscana 2018                                                          Borrigiano Valdarno di Sopra 2017                                      Pian di Nova Igt Toscana 2016 

 

Il Borro, azienda vitivinicola di proprietà di Ferruccio Ferragamo nel bacino del Valdarno Superiore, fortemente vocata al rispetto dell’ambiente e dell’ecosistema e interamente biologica dal 2015.

Lamelle Igt Toscana 2018 bio, uve di Chardonnay in purezza., ottenuto dalla pressatura a freddo. Di colore giallo paglierino, al naso è fresco con sentori floreali e di frutta fresca e polpa gialla. Al palato mineralità, freschezza dovute ad una grande equilibrio tra acidità e sapidità.

Borrigiano Valdarno di Sopra 2017 Bio, un uvaggio 35% Syrah, 40% Merlot e 25% Sangiovese. 10 mesi di affinamento in tini di legno grande. Nel bicchiere si presenta di un rosso rubino con riflessi purpurei, i suoi profumi sono intensi con note di frutta rossa fresca che ricordano la ciliegia, amarena. La sua complessità è rimarcata da sentori di speziatura. Al palato si ha una sensazione di freschezza data dalla sua acidità. I Tannini sono caldi, eleganti e lasciano la bocca pulita e in armonia.

Pian di Nova Igt Toscana 2016 Bio è ottenuto dalla vinificazione di uve 75% Syrah e 25% Sangiovese. Dopo la svinatura, il vino rimane in tini d’acciaio per 6 mesi e successivamente travasato in barriques di rovere francese di secondo e terzo passaggio , dopo avviene la maturazione di 12 mesi. Al termine dell’elevazione in legno, viene travasato nuovamente in tini di acciaio ed è solo in questo momento che verrà effettuato il blend tra le due tipologie di vitigno. Da una breve decantazione e una leggera affinamento il vino è pronto per essere imbottigliato. Una volta in bottiglia avrà bisogno di altri 6 mesi di affinamento. Nel bicchiere il vino si presenta un colore rosso rubino intenso. Al naso si presenta con un profumo che ricorda frutti di bacca rossa, amarena, ciliegia e con un finale speziato. Al palato è morbido e avvolgente con tannini mai invasivi ma equilibrati con rendono la bevuta piacevole.

Polissena 2016                                                                  Alessandro Dal Borro 2015

Polissena 2016 Bio Sangiovese in purezza. Dopo la fermentazione, viene travasato in barriques di rovere Alliers di secondo passaggio, dove resta per 12 mesi e svolge la fermentazione malolattica.  Si presenta con colore rosso rubino intenso, al naso si sentono note di sottobosco e sentori di frutta a bacca rossa. Al palato è asciutto, di buon corpo, con un tannino leggero.

Alessandro Dal Borro 2015 Bio. Syrah in purezza. Dopo la fernetazione il vino viene travasato in barriques di cui 75% nuove e 25% di un anno, barriques costituite con le migliore selezioni di rovere francese a grana fine; in barriques avviene la fermentazione malolattica, seguita poi un affinamento sui lieviti per 6 mesi; l’elevage si completa in barriques per 18 mesi. Grande vino, si presenta con un colore profondo, intenso e scuro, con note violacee. I profumi sono intensi, elegante, ricco di note di frutti neri e rossi con un finale speziato e balsamico. In bocca complesso, potente, equilibrato con tannini eleganti e persistente.

Web: http://www.ilborro.it

Maurizio Ranucci
direttore responsabile
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