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Dinamico, rivoluzionario e istintivo lo chef Lorenzo Cogo

Rimini – Al Sigep, più specificamente nello stand di Carpigiani dove ha realizzato un gelato contemporaneo, abbiamo conosciuto uno dei giovani, più dinamici e rivoluzionari e come spesso gli piace ripetere: “azzardare, non darsi dei limiti e non legarsi ad un unico pensiero”, sto parlando dello chef Lorenzo Cogo. Nato nel 1986, terza generazione di famiglia di cuochi, partendo dal nonno maggiordomo, il padre è cuoco e oste, dopo il diploma ha iniziato a girare il mondo tra Australia, Spagna, Giappone e altro. Nel suo pellegrinare in giro per paesi diversi ha imparato: in Giappone la tecnica, la precisione, e il rigore nipponico per la selezione delle materie prime e il rispetto della tradizione. Nel paese iberico ha conosciuto la tecnica e la disciplina del fuoco e giocare con la brace e la griglia. La sua cucina è istintiva, quello di viaggiare fuori dagli schemi e creare senza limiti, ma rispettando sempre le caratteristiche delle materie prime e della tradizione.

Foto centrale: lo chef Lorenzo Cogo

Nella sue realizzazioni non è mai troppo estremo, ma i piatti o le creazioni sono pensati, per non essere etichettata. Ciò che nasce da tutto questo è una commissione di sapori abbinato alla sapienza crea un’armonia, che la possiamo definire istintiva, ma nel contempo elegante e di carattere. Il locale che ha creato a Vicenza “El Coq” il ristorante con la stella Michelin, poi Garibaldi caffè/bistro. “Garibaldi” ha un’offerta a 360 gradi, partendo dalla colazione fino alla sera con l’aperitivo, dove si possono degustare tanti prodotti, come la mattina i croissant o il bombolone, tutti realizzati internamente e dove la scelta delle materie prime è fondamentale.

Il nuovo locale “Garibaldi Bistro”

A pranzo si può degustare la sua carne alla brace, una sua vera passione. La spesa viene fatta direttamente, in modo da poter scegliere i prodotti migliori. Come quando deve realizzare i suoi sorbetti che cerca i prodotti con la maturazione ottimale. “Cerco di scegliere la frutta – sottolinea Lorenzo – che abbia la corretta maturazione, per poter esaltare al massimo le caratteristiche della materia prima”.
Di che cosa sei goloso?
Sono goloso di Castrato, posso dire che l’amo molto, e poi la uso anche nei miei locali la carne di “Rubia Gallega” che in spagnolo viene chiamata “vacas viejas” (letteralmente “vacche vecchie”).

Hai qualche materia prima che non mangi?
Mangio di tutto.

Cosa non manca mai nel tuo frigorifero?
E’ sempre vuoto.

Cosa mangi per colazione?
Mangio yogurt con cereali, caffè doppio e spremuta.

Ascolti musica?
Mi piace ascoltare musica, e il mio gusto è a 360 gradi, vado dall’elettronica, al jazz, pop e altro.

Ti piace leggere?
“Stoccafisso” di Pietro Querini.

Con tutto questi impegni, hai anche degli hobby?
Mi piace correre in moto in pista ho un “Honda CBR 600”. A 14 anni non avevo paura di cadere, perché ero molto incosciente, ora uso più la testa.

Maurizio Ranucci
direttore responsabile
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