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Bologna: un mascarpone ed una caciotta da urlo

Nelle dolci colline ai confini di Bologna, più specificamente all’inizio della Valsamoggia, si produce uno dei formaggi più cremosi, gustosi e dolci naturalmente il “Mascarpone” del Caseificio Valsamoggia”, che lo produce dall’inizio della sua attività come si faceva nel passato mediante l’uso dei teli. Il caseificio nasce nel 1974 per merito della famiglia Manzini, che da oltre 40 anni produce formaggi, ma nel’93 hanno abbandonato la produzione di Parmigiano, i punti di forza di questa azienda sono il Mascarpone, scoperto ad un assaggio a “Taste” evento che si svolge a Firenze e ce ne siamo innamorati poi la caciotta di Mucca, una delle più vecchie produzione del caseificio, che assomiglia al tortino di cioccolato, il suo cuore è morbido, che ne fanno uno dei prodotti più venduti in zona essendo tipico della Valsamoggia. Poi c’è lo squacquerone con un sapore interessante e un buona sapidità che ne fanno un ottimo prodotto. Questa è la terza generazione, iniziò negli anni 30 il Nonno come commerciante andava a a vendere formaggi, uova, conigli e galline, passando poi dal padre che nel ’47 inizio come garzone (circa due anni) in un caseificio che produceva parmigiano e poi passo come proprietario caseario e nel ’74 si trasferì con la produzione nell’attuale stabilimento. Poi nel ’93, si specializzarono in produzione di prodotti di nicchia come il raviggiolo dal sapore particolare o il pecorino dei colli bolognesi, nato negli anni ’90, formaggio di capra puro o come la caciotta di mucca, ed in fine il mascarpone lo possiamo mettere tra i loro formaggi di nicchia. Per realizzarlo fanno coagulare la panna, viene messa a sgrondo dentro le tele, e in 24 ore, si forma la crema, poi le tele vengono messe nei carrelli con sopra dei pesi. La grande cremosità di questo prodotto è dovuta al non utilizzo di macchinari ed è questa la differenze rispetto ai mascarponi che si trovano sui mercati, con questo prodotto ha avuto la nomination per il premio Italian Cheese Awards, all’evento “Formaggio in Villa”.  Abbiamo incontrato Gabriele che è la terza generazione, e come ribadisce pensiamo solamente a conservare le tradizioni delle lavorazioni, come la maturazioni del formaggio sul legno e le varie fasi cruciali della cagliata, affidata alle mani esperte dei loro caseari, solo così si può mantenere la qualità dei prodotti e il loro sapore nel tempo. I punti forti sono naturalezza  e semplicità che rispecchia gli ingredienti utilizzati come il latte vaccino che proviene da allevatori della provincia bolognese, invece quello di pecora e di capra viene selezionato da allevatori, che si trovano tra Parma e Imola ed entro 48 ore il prodotto viene lavorato. Per quanto riguarda i prodotti di capra e pecora che sono piccole lavorazione vengono realizzati a crudo o semilavorati e su alcuni formaggi viene usato anche il caglio vegetale. Invece tutti i prodotti a latte vaccino cioè quelli di mucca, sono tutti pastorizzati. I clienti per la maggioranza vanno da Bologna a Rimini, ma anche fuori zona.

Indirizzo:

Caseificio Valsamoggia

Via G. di Vagno, 1

Loc. Monteveglio Valsamoggia (BO)

tel.:051-9603334

sito: www.caseificiovalsamoggia.it

e-mail: caseificio@caseificiovalsamoggia.it

Maurizio Ranucci
direttore responsabile
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