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Natura e benessere a “Zazie”, un format vincente

Nei stretti vicoli medievali del centro di Bologna, che attraversano il canale del Reno, e dove le finestre di Via Malcontenti e Bertiera si affacciano sul vecchio canale, da qui è nato il primo “Zazie”, ed era il 2010. Da quel giorno il food concept ideato da “Rightness srl” è cresciuto aprendo quest’anno a Roma il suo sedicesimo laboratorio. “Zazie”, sono luoghi dove si possono gustare frullati o estratti di ogni genere con frutta, vegetali, zuppe e cereali, molte delle quali preparate al momento e la fantasia che mette il cliente: nella scelte degli ingredienti.

In alto: Giovanni Marco De Pieri. Sotto a destra: Marina Pagliuzza. Sotto a sinistra: Roberto Cipriano.

Il network “Zazie”, si pone l’obbiettivo di superare i 2,5 milioni di euro di fatturato, valorizzando la sinergia delle 10 imprese in rete ed i 30 collaboratori. Il network del gusto libero innova in questo modo il tradizionale franchising, rendendolo più funzionale al periodo storico: chi sceglie il marchio sceglie di far parte di un sistema di federazione di imprese e chi si associa contribuisce in ragione del fatturato. Abbiamo fatti alcune domande per conoscere meglio i soci di questa società intraprendente e dinamica società.

Chi sono i titolari di Zazie?

Zazie è un food concept ideato da Rightness srl, azienda nata a Bologna nel 2009. Marina Pagliuzza e Giovanni Marco De Pieri sono i soci fondatori a cui si è unito Roberto Cipriano che attualmente è il Presidente del Consiglio di amministrazione; tutti i soci hanno scelto Bologna come città nella quale vivere.

Il progetto come nasce?

Zazie nasce nel 2009 e vede l’apertura del primo laboratorio in Via Malcontenti a Bologna nel 2010. All’inizio pensavamo a un concept legato soprattutto a frullati, centrifugati a base di frutta, ma con il tempo anche grazie alla richiesta dei clienti che frequentavano il negozio, ha visto l’aggiunta di un offerta di cibo fresco come insalate, zuppe e dessert: tutto a base di frutta e verdura per andar incontro a diversi stili alimentari (vegano e vegetariano) e anche alla vita delle città, con orari variabili che prevedono una pausa pranzo veloce, colazione e merendine ricche di energia e vitamine, spuntini veloci. “Zazie” come risposta al JUNK food fornisce prodotti leggeri, ricchi di benessere e salutari, senza rinunciare al gusto.

Quali sono i punti principali di questo format?

Ingredienti di stagione, preparazioni semplici a base di frutta, verdura e cereali, molte delle quali preparate al momento e la fantasia che mette il cliente: nella scelta degli ingredienti per il succo o nella possibilità di impreziosire i piatti a piacimento con crostini, dressing e semi di tutti i tipi. La pausa pranzo da “Zazie” è diventata così unica. Ma il nostro concept si basa anche sull’innovazione, sull’etica del lavoro, e porta attenzione ai territori tanto nella scelta delle materie prime quanto nella personalizzazione degli arredi dei punti vendita, che sono sempre diversi e rispecchiano il talento imprenditoriale e la personalità di chi li gestisce.

Com’è strutturata “Zazie”?

Zazie” è un network di imprese. Un modello che innova il franchising classico: chi sceglie il marchio sceglie di far parte di un sistema di federazione di imprese e chi si associa contribuisce in ragione del fatturato. Questo modello è molto più funzionale di questi tempi e permette una condivisione d’intenti per tutte le fasi del negozio: dall’avviamento dell’attività fino al suo proseguimento. Siamo un network, una rete di 10 imprese e di 30 collaboratori su 8 città italiane per 16 laboratori del gusto libero.

Le materie prime utilizzate per le vostre creazioni da dove vengono?

Ogni laboratorio “Zazie” ha un menù originale, fornitori selezioni con il principio della massima prossimità, arredi unici, ma rimangono condivisi il business model ed i valori. La stagionalità è il principio che guida la maggior parte delle scelte sugli acquisti della frutta e della verdura e ogni “Zazie” si appoggia a una rete di fornitori territoriale e selezionata con cura.

Qualche produttori che collabora con Voi?

Sono diversi di territorio in territorio. Per il latte e i derivati ad esempio a Bologna ci forniamo da Le mucche di Guglielmo, i cui animali vivono sulle colline di Monzuno e rispettano i cicli naturali. A Ferrara, Alberto e Lorenzo sono anche apicoltori e forniscono il miele per quasi tutti i laboratori “Zazie” d’Italia. Ad Ancona Silvana, Sofia e Daniele hanno stretti rapporti con i produttori-contadini della loro provincia e a Roma nel laboratorio di Garbatella è possibile acquistare anche frutta e verdura di produttori locali. Insomma in ogni territorio cerchiamo di stabilire dei contatti con chi produce, alleva sul territorio rispettando ambiente e natura.

Da un piccolo locale di Bologna, ne avete aperti altri in 8 citta italiane, dove volete arrivare?

Ad aprirne 20 entro il 2019! Questo è sicuramente uno dei nostri obiettivi e negli ultimi tre mesi abbiamo visto l’apertura del laboratorio di Verona a febbraio e l’8 marzo ha aperto il quinto negozio romano nel quartiere Monti, vicino alla bellissima Basilica di Santa Maria Maggiore.

Pensate di portarlo anche all’estero questo format?

Perché no? Non ci precludiamo niente, siamo sempre alla ricerca di nuove sfide e nuove collaborazioni per crescere anche nelle città d’Europa.

I vostri locali si possono chiamare green e perchè?

Sicuramente abbiamo una forte attenzione alla sostenibilità ambientale e ci basiamo sul rispetto della stagionalità, sul riciclo.

Quando un consumatore entra in uno dei vostri locali cosa trova?

Una proposta diversa per quanto riguarda l’alimentazione, la possibilità di metterci del proprio nella scelta degli ingredienti per un frullato o un centrifugato fatto al momento o di “vestire” il proprio piatto a piacimento con n nostri topping&dressing di diversi tipi che sono tutti liberamente a disposizione del cliente. Poi sicuramente un ambiente accogliente e molta disponibilità nel consigliare il gusto giusto per ogni cliente.

Per l’arredamento avete usato una designer?

Non solo una! Ogni “Zazie” è costruito su misura sul luogo e rispecchia la personalità di chi lo gestisce. Alberto è la persona che principalmente segue la progettazione dei negozi ed è un interior designer, ma per fare degli esempi a Roma Garbatella Fausto ha realizzato gli arredi con le proprie mani e Remigio di “Zazie” Monti ha messo la sua esperienza come antiquario nell’arredare il negozio. A Ferrara e Reggio Emilia ci siamo avvalsi della collaborazione con un artigiano del legno. Insomma design e artgianalità si sono sempre fusi con la praticità e le necessità di Zazie per creare un’anima unica che si riflette diversamente di negozio in negozio.

Fate anche l’asporto?

Assolutamente sì. L’asporto è uno dei nostri punti di forza: se si ha poco tempo per la pausa cosa c’è di meglio di correre da “Zazie” e portarsi a casa un succo fresco o una zuppa calda o una fresca insalata?

I contenitori che usate sono green?

La maggior parte sì e lavoriamo per ridurre l’impronta ecologica della nostra azienda.

Fate anche corsi?

Ad Ancona e Roma sì, ci sono delle lezioni di cucina vegana oppure laboratori di cosmesi.

Quest’altr’anno “Zazie” compie 10 anni, come è il bilancio della vostra attività?

Siamo molto contenti di aver raggiunto la quota di sedici laboratori, 10 imprese federate e tanti legami su diversi territori. In più abbiamo l’ obbiettivo di superare i 2,5 milioni di euro di fatturato. Come non essere soddisfatti?

Siete un’azienda molto dinamica e giovanile, cosa è stato determinante per ottenere il successo sia in Italia che all’estero?

L’approccio innovativo, soprattutto nelle pratiche di condivisione e costruzione comune con chi si avvicina alla nostra esperienza.

Avete altri progetti nel cassetto?

Tanti! Continuiamo a sperimentare e nel piatto ora ci sono la sfida del delivery, l’ampliare l’offerta alla cena e alla mixology. E poi aprire altri laboratori del gusto libero.

 

Abbiamo fatte alcune domande a due dei soci a Marina Pagliuzza e Giovanni Marco De Pieri per conoscerli:

Cosa vi piace mangiare?

Marina: tutto! ma tra una fiorentina e un broccolo a gusto scelgo broccolo!

Giovanni: zuppe e vellutate, cereali di ogni tipo

Siete golosi di qualcosa?

Marina: il gelato, il sushi (sono milanese!) le fragole e le pesche mature gialle al mare su uno scoglio.

Giovanni: rragole in ogni modo e torta tenerina vegana

Cosa non vi piace mangiare?

Marina: la bistecca!

Giovanni: Il cibo va rispettato, non mi piacciono gli alimenti che non sono prodotti, lavorati e venduti con rispetto profondo per la natura.

Cosa vi piace bere?

Marina: vino rosso d’inverno, centrifughe e crodino come le vecchie zie d’estate.

Giovanni: succo di carota con curcuma fresca e limone siciliano.

Cosa non manca mai nel vostro frigorifero?

Marina: il burro. un biscotto spalmato di burro caccia via qualsiasi tristezza. è ridondante lo so…

Giovanni: Una bottiglia di champagne da gustare con frutta di stagione con succo di limone.

Cosa mangiate a colazione?

Marina: caffelatte e basta per almeno 2 ore, poi dipende da dove sono.

Giovanni: pane e marmellata con caffe americano.

Vi piace leggere e che cosa avete letto ultimamente?

Marina: come dice la mia libraia sono una lettrice vorace, gialli, noir, anche molto noir, sono i miei libri preferiti, e poi la storia piccola, quella delle persone normali, ultimamente sto leggendo Macaia di Pieranni, un viaggio dentro Genova, luogo da cui arriva la mia famiglia e a cui sono molto legata.

Giovanni: “Considera l’aragosta” di David Foster Wallace.

Vi piace la musica e che genere musicale?

Marina: molto! ascolto ska, mozart e bach. e poi lirica e hip hop entrambi amori che condivido con mio figlio undicenne.

Giovanni:  Paolo Conte

 

Indirizzo: 

Sito: http://www.lazazie.com

Sedi: Bologna (Malcontenti; D’azeglio; Amendola), Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Roma (Bosi; Sella; Garbatella; Borgo Po;Santa Maria Maggiore), Genova, Ancona, Pisa, Caserta e Verona.

FacebooKhttps://www.facebook.com/Lazazie/

Istagram: https://www.instagram.com/la_zazie/

Maurizio Ranucci
direttore responsabile
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