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Parma: “Gola Gola” il festival del Food People

Da domani fino al 4 giugno a Parma si svolge “Gola Gola Food and People” il festival grande quanto l’intera città di Parma. In questi tre giorni si svolgono degustazioni, laboratori, talk Show e mercati delle specialità per prodotti artigianali. Abbiamo fatto alcune domande a Balestri Arturo il presidente del Comitato che organizza l’evento.

– Com’è nata l’idea di realizzare “Gola Gola”?

Dalla consapevolezza che il valore del territorio, la ricchezza di sapori e saperi meritava di essere più conosciuta  e accessibile in Italia e all’estero. Il Festival ci è la formula migliore: unisce festa e serietà, degustazione e pensiero, vacanza e scoperta, promozione ad ampio raggio e valorizzazione turistica “in casa”.

– Quali sono gli obiettivi che si vogliono raggiungere con l’evento?

Sinteticamente: portare Parma al mondo e il Mondo a Parma. Abbiamo due grandi traguardi: far conoscere la creatività gastronomica di Parma (presente passata e futura) e il filo rosso che unisce la tradizione artigianale alla grande industria alimentare del territorio. Nello stesso tempo, vogliamo valorizzare come merita la città in campo turistico. Il Festival fa incontrare i visitatori con il meglio che abbiamo da offrire e, nello stesso tempo, aumenta il numero e la varietà dei turisti. Il Gola Goal punta alla diffusione della cultura alimentare a tutto tondo: chi partecipa può degustare, ma anche imparare come degustare, apprendere la storia dei cibi e degli imprenditori, degli chef e degli operatori che li hanno fatti grandi.

Parma, Giugno 2016: Gola Gola Festival

– Qual’è il tema dell’edizione di quest’anno?

Il confronto. Ovvero, il cibo come strumento di conoscenza che va oltre la gastronomia. Attraverso la cucina si confrontano le storie, le culture, i continenti, uomini e donne, gusto e salute, sviluppo e sostenibilità. In ognuno di questi ambiti il cibo è una chiave di lettura e per ognuna di queste chiavi a Parma si incontrano esperti, testimoni e professionisti che possono raccontare e, appunto, confrontarsi assieme ai visitatori.

– Quali sono i numeri dell’evento?

Parlerei di risultati: la qualità è il primo. La partecipazione entusiasta di centinaia di volontari che “accende” Parma per tre giorni e tre notti è il secondo. 100mila presenze, più 15 per cento nelle strutture ricettive 315 appuntamenti è il terzo.

Il cibo italiano negli ultimi anni, sta avendo grandi trasformazioni, non sempre positive, ma con un fascino sempre maggiore quali sono le attività che si vuole mettere in campo con questa manifestazione, per difendere e diffondere i nostri prodotti? 

Qui si vede, in maniera inequivocabile, che in qualsiasi ambito economico la cultura gioca un ruolo fondamentale. Se abbiamo una qualità eccezionale allora dobbiamo capire che, in primo luogo, la tradizione, la società, i valori immateriali che l’hanno resa possibile sono parte integrante di questa qualità. In secondo luogo, non basta avere prodotti eccezionali, bisogna sapere raccontarli, spiegare che la qualità è importante e perché. Difendere il cibo italiano, insomma, significa formare i consumatori.

Parma, Giugno 2016: Gola Gola Festival

Durante l’Expo, diverse testate giornalistiche straniere, hanno fatto grandi apprezzamenti alla nostra cucina regionale e ai prodotti. Finito l’evento, non ho visto sfruttare questa popolarità per iniziare un vero colloquio tra grande industrie, artigiani e piccoli produttori. Su questa problematica ha degli obiettivi “Gola Gola”?

Il Gola Gola raggiunge quell’alleanza tra piccoli produttori, industria e artigiani. Il Festival nasce quanto tutte queste categorie capiscono – e non è una rivelazione così sorprendente – di condividere lo stesso bacino di tradizione, la stessa “anima” e lo stesso orizzonte immaginifico. Tutti beneficiano dell’immagine del Made in Italy e della cultura gastronomica che li rende unici nel mondo. Direi che le grandi aziende hanno tutto l’interesse a creare spazi come il Gola Gola dove i prodotti artigianali e agricoli brillano in tutto il loro valore: sono il più grande biglietto da visita per le aziende italiane in Europa, America e Asia. Al tempo stesso, i grossi gruppi riaffermano un concetto fondamentale e fondamentalmente vero dicendo: le dimensioni sono diverse, ma la cultura è la stessa. Terzo, la qualità alimentare delle aziende italiane è alta, altissima. Promuovendo la cultura gastronomica, le aziende promuovono proprio quella cultura tra i consumatori che li rende consapevoli dell’importanza della qualità nello scegliere cosa acquistare.

– Nel programma della manifestazione ci sono eventi che uniscono cucina, musica e arte che servono per attirare più turisti, come dimostrano le ultime ricerche in Europa girano oltre 25 milioni di enoturisti?

Ci sono 300 eventi in tre giorni: l’intero festival è la commistione di musica, cucina e arte. Nella sola Notte Bianca dei Golosi ci sono 10 gruppi di eventi, con concerti, spettacoli acrobatici, degustazioni, balli che si susseguono ininterrottamente. L’incontro con il vino è anche fondamentale e, rientra, oltre che nella doverosa analisi delle tendenze di mercato, anche in una più ampia tensione verso l’esperienza che caratterizza il Goal Gola Festival: il cibo è sapore e abbinamento, ma può essere suono, emozione e pensiero e, soprattutto, può essere tutto questo assieme, trasformando un’intera città in una grande festa collettiva. Una formula che è, al tempo stesso,  antica e modernissima. Quello che vogliamo fare con il Gola Gola non è solo seguire i gusti dei visitatori. E fare un passo in più: stupendoli.

Consigliamo visitare il sito e scaricare il programma o scaricare l’App per avere maggiori informazione sui gli eventi che si svolgono in questi tre giorni.

Sito: www.golagolafestival.it

Maurizio Ranucci
direttore responsabile
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