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La tradizione della pasta fatta in casa da “Sfoglia Rina”

Bologna – Nel ’63, quando nonna Rina De Franceschi decise di aprire un piccola bottega di produzione di pasta fresca a Caselcchio di Reno. Il negozio e i ristoranti si chiamano “Sfoglia Rina” (Bologna, Casalecchio del Reno, Zola Pedrosa). “Rina si era stufata a fare l’operaia, non voleva più dipendere da altri – ricorda il nipote Lorenzo Scandellari (titolare dell’impresa) – ma voleva diventare protagonista della sua vita”.

Lorenzo Scandellari e la moglie Catherine Vancaenegen

Anche se in quel periodo le famiglie cucinavano molte cose in casa cominciavano a comprare la pasta fresca nei negozi. Dopo, 40 anni entra nella società il Nipote Lorenzo, che ha  seguito per un po la nonna andata in pensione, ha ereditato la pasta all’uovo e con l’aiuto della mamma è iniziato lo sviluppo aziendale per diventare quelle che è oggi un’impresa dinamica che da lavoro a 60 persone. Dal 2015 hanno aperto a Bologna, ed è qui che ho conosciuto la loro pasta fresca, in via Castiglione 5/b, mangiando dei tortellini in brodo favolosi. L’evoluzione è avvenuta quando Lorenzo si è sposato con Catherine Vancaenegen (designer) di orine belga, che gli ha fatto scoprire realtà che nei paesi nordici già esistevano, locali che facevano assaggiare quello che producevano ai clienti. E da qui che è nata l’idea oltre a vendere la pasta fresca da portarsi a casa, anche la possibilità di assaggiarla direttamente scegliendo quale tipo di pasta si vuole assaggiare. “Pensare che da giovane non volevo fare questo mestiere – ricorda Lorenzo – mi sono diplomato all’Itis, e nell’ultimo anno andavo a dare un mano a mia nonna”. Come spesse volte capita nella vita, lungo il percorso si cambia idea. Quando è entrato nella vita aziendale, non gli piaceva essere dipendente dalle vendite al dettaglio che per la maggior parte era venduta in negozio e il 20 per cento andava alla ristorazione. Le materie prime che vengono utilizzate per la creazione delle paste o dei dolci provengono dal territorio come le uova in guscio da allevamento a terra di “Orlandini” a Sesto Imolese, le farine sono acquistate al Mulino Romiti di Forlì che lavoro solo grani italiani, i latticini delle mucche di Guglielmo a Monzuno nelle colline Bolognesi e altri prodotti da piccoli produttori. “Dove possiamo – sottolinea Lorenzo – cerchiamo di lavorare e collaborare con aziende del territorio, perché questo riesce a fare la differenza”.  Il grande passo è stato aprire nella città bolognese “Per diverso tempo giravamo per trovare un luogo – ricorda Lorenzo – poi un giorno scopriamo questo ex negozio di tessuti e biancheria da casa chiuso da molto tempo nella storica e centrale via Castiglione. Il negozio e il ristorante vengono conosciuti dai numerosi turisti stranieri e italiani che arrivano nella cittadina bolognese a visitarla e a mangiare la buona cucina, rara nei locali del centro. Oltre all’ottima pasta nel laboratorio si producono i dolci da forno, mentre gli chef nelle cucine preparano le delizie da consumare al cucchiaio. Dolci della tradizione locale e italiana, una volta si facevano biscotteria secca, oggi realizzano anche la classica torta di riso, la tenerina, il tiramisù o la panna cotta, ma si può trovare pasticceria ispirata alla tradizione nordeuropea, come la crostata meringata al limone, la frangipane, la pavlova, la tarte tatin e altro. La pasta che si trova è quella ripiena, pasta lunga, corta, pasta al torchio, al forno e altro. Ogni mattina queste meravigliose creazioni realizzate vengono con cura maestria elaborate manualmente. Il design dei locali è stato pensato dalla moglie di Lorenzo, che ha creato luoghi conviviali che ricordano i pranzi domenicali nelle cucine delle nonne, dove la famiglia si riuniusce e si festeggiava il pasto sostanzioso. Tutto questo è stata realizzato in modo che lo studente universitario, il professionista, il manager, la famiglia con i bambini e la coppia di pensionati si sentano come fossero a casa. Invece i disegni che sono presenti sono realizzati da grafica designer. Se vi capita di andare a Bologna e volete mangiare piatti della cucina di casa, consiglio di provarlo. Nel menù si possono trovare anche piatti e dolci per i Vegani. “Per il futuro stiamo lavorando per andare incontro – ribadisce Lorenzo – a quelle persone che hanno altri esigenze alimentari. Migliorare le materie prime inserendo altri tipi di farina come grani antichi per far in modo di non perdere risorse. Il sogno nel cassetto è quello di creare un circolo culturale”. I locali sono aperti dalle 8 fino alle 20 Dalla colazione fino alla merenda, al mattino puoi fare colazione con dolci fatti in proprio e caffè fumante preparato con la moka di casa. Il menù prevede anche tè biologici, yogurt fresco biologico italiano servito con muesli croccante, pane e marmellata e non solo dopo il pranzo, c’è la merenda del pomeriggio con ciambella, crostate, torte e altro.

Indirizzo:

Negozi e Ristoranti 

via Castiglione 5/B; Bologna (BO); 051 9911710

Via Marconi 70; Casalecchio di Reno (BO); 051 613538

Laboratorio

Via Roma 57/c; Zola Predosa (BO); 051 57237

 

Maurizio Ranucci
direttore responsabile
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