Quando un’idea nasce per gioco, quando l’idea è di un ragazzo di 24 anni, un ragazzo come tanti, che ama il mare, lo sport, il buon cibo, quando quell’idea diventa un brand di moda, moderno e giovane…
È un giorno come tanti, nel laboratorio della Vetreria Tofoni si sta intagliando uno specchio, la forma è quella di un uomo, questo ragazzo pensa: “gli manca il farfallino” e un po’ per gioco, un po’ per arte, da un pezzo di vetro, scarto di una precedente lavorazione, nelle sue mani si materializza un papillon…. da qui nasce un sogno, il sogno di Umberto Tofoni, classe 1990, terza generazione di vetrai, iniziò suo nonno Umberto quando apri la prima vetreria nel paese di Porto Sant’Elpidio, dove creava delle specchiere artistiche, poi suo padre Paride, oggi di nuovo Umberto, il nipote, alla guida dell’azienda di famiglia.

Tutto è nato per caso…
Era il 14 Marzo 2014, mi ricordo bene quel giorno, ero al computer nel laboratorio della vetreria. Mentre navigavo vidi dei papillon e nello stesso momento mio padre stava intagliando uno specchio, facendogli prendere una forma umana, a quel punto, ho provato ad intagliare un papillon da applicare alla figura di vetro, Il giorno dopo dovevo andare ad una festa di amici e decisi di indossarlo nonostante fosse venuto grosso, poco rifinito,non era il massimo, ma ebbi un gran successo, piacque molto.
E così nacque l’idea. Feci diverse ricerche per capire se esistessero già dei papillon in vetro in giro per il mondo e non ne trovai, in legno c’è ne sono tanti, ma in vetro era un po’ da folli, ci volle un mese per arrivare al primo modello che avesse un aspetto decente.

Partiamo dall’inizio, la vetreria fu avviata da tuo nonno…
Era il Marzo del 1957 quando, mio nonno originario di Servigliano apri la Vetreria Artistica di Tofoni Umberto, aveva passione e un gusto per l’arte che trasformò in un mestiere.
Dopo un’esperienza con un socio, aprì in centro a Porto Sant’Elpidio il suo negozio che è quello che ancora oggi porto avanti con mio padre Paride. Nella sua carriera di vetraio sono stati tanti i progetti e i lavori che ha fatto, da porte e finestre di piccoli appartamenti a palazzi come il grattacielo di Porto San Giorgio e quello di Porto Recanati, e altri importanti lavori anche fuori dalle Marche, sempre mantenendo la creazione di specchi artistici che erano firmati da mio nonno con le sue iniziali “TU”, cominciò a produrre specchietti per le auto, scale di condomini e anche maschere da palombaro e altri lavori più artigianali.

Tuo nonno fu anche un innovatore portando nuova tecnologia in azienda…
Quando la concorrenza cominciò a farsi sentire, inserì nuove tecniche per la lavorazione del vetro e acquistò nuovi macchinari come il pantografo, per disegnare o tracciare una figura in scala diversa, una macchina per la molatura del vetro, il sughero per lucidare i vetri, la sega a nastro, la sabbiatrice una gru per trasportare i vetri e così via.

Il rapporto tra padre e figlio fu importante per lo sviluppo della vetreria…
Fu importantissimo, l’impronta familiare che diede all’attività le permise di superare anche i periodi di crisi del mercato, e ancora oggi la vetreria è caratterizzata dall’amore per questo lavoro, e anche oggi che mio nonno non c’è più, la sua passione per questo mestiere c’è ancora, ed è portata avanti da me e da mio padre.

Non a caso porti il nome di tuo nonno…
Fu lui a volerlo, quando nacqui disse: “Lui si deve chiamare Umberto”, sono felicissimo di portare il suo nome, con lui ho passato una bellissima infanzia, è stato un punto di riferimento importante, quando è mancato è stata una bella botta…

A Marzo nasce la vetreria a Marzo nasce Il primo papillon…
Eh già, coincidenza…

Iniziata la produzione dei papillon ci voleva un nome che identificasse il brand…
“POCULUM” è una parola Latina che vuol dire “lavorazione del vetro”, più per indicare la lavorazione dei bicchieri; però il nome è intrigante e identifica benissimo l’oggetto, e poi da la possibilità di essere abbinato anche ad altre parole per indicare altri oggetti, Come la “Poculum Gem” un nuovo gioiello nato per le donne. Però posso definire le mie creazioni in vetro temperato senza sesso, possono essere indossati da entrambi i sessi, e soprattutto sono pezzi unici e si possono personalizzare con disegni e colori che racchiudano un ricordo o un legame con la persona che lo porta e/o lo regala.

“Un artigiano sognatore” la tua firma, il tuo mondo in tre parole…
Sono tre anni che mi sono dato questo nome, secondo me gli artigiani stanno perdendo quella voglia che c’era un tempo di creare, oggi non è facile vivere di artigianato, ma con quello che hai, realizza un oggetto, fallo a mano e sogna. Io avevo un pezzo di vetro, sono riuscito a farmi conoscere in Italia e nel mondo, questo è essere artigiani. Voglio trasmettere il messaggio di sognare sempre e in grande, “Se puoi sognarlo puoi farlo”…

“Se puoi sognarlo, puoi farlo” una frase di Walt Disney…
Questa frase mi appartiene, mi descrive, stimola la mia creatività. Ia creatività che ogni artigiano che si rispetti ha, sono nato e cresciuto nella vetreria di famiglia con la saggezza e l’esperienza di mio padre e mio nonno, dove tra passione, follia e audacia, ho ridato forma e carattere al papillon usando il vetro e come Walt Disney rimarrò sempre un sognatore con l’innocenza di un bambino.

Tuo padre è andato in pensione e la Vetreria Tofoni è gestita da te…
Ho preso in mano tutta la vetreria, e voglio che il marchio Poculum sia conosciuto nel mondo non solo per i papillon, deve essere il marchio di un progetto e un design di moda e d’arredo nuovo, creativo e innovativo, con la realizzazione di nuovi complementi d’arredo, ma anche di scale in vetro, vetrate a altro ancora, non sarà facile ma è la mia sfida, per dare una continuità alla Vetreria Tofoni, un’attività di famiglia che deve continuare nel rispetto del lavoro di Umberto e Paride.

Cos’è un pezzo di vetro per te…
L’effetto che il vetro ha sulle persone, la storia della sua scoperta,
Il vetro è ineguagliabile ha sempre quell’effetto di stupore, quando vedi una scala in vetro o una particolare vetrata, la luce che lo attraversa, la trasparenza, la leggerezza ti lasciano sempre a bocca aperta…
ed è questo che cerco di mettere con tanta passione nei miei Poculum e nei futuri oggetti in vetro che creerò col marchio Poculum e con la vetreria.

Possiamo dire che Umberto Tofoni junior, è un ragazzo di oggi, ha fatto la scuola d’arte, sportivo, gioca a pallavolo, gli piace ballare, viaggiare, mangiare bene, sa divertirsi e divertire, è fantasioso, estroso e creativo ed è fortemente legato al suo territorio e al brand Poculum…
“Io grazie a Poculum racconto me stesso. Attraverso il prodotto viene fuori la mia personalità , il mio carattere, quello che ho dentro. Il prodotto che realizzo è un espressione di me. Molti si “nascondono” dietro i marchi e le aziende, ma dietro ci sono sempre le persone.  Ecco, a me piace che , invece, il pubblico capisca me e tutto il lavoro che c’è alle spalle”.

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