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Pollo di razza “Valdarnese bianco”, una prelibatezza

Nel negozio degli agricoltori “Rural” a Parma l’imprenditrice agricola  Laura Pieri, che dal diploma di ragioneria programmatore e dopo aver lavorato in un’azienda americana di metalmeccanica, ha deciso di intraprendere un percorso che suo nonno stava abbandonando l’allevamento di galline di un’antica razza autoctona toscana la “Valdarnese bianco e da quattro anni ha aggiunto un’altra razza locale il pollo Valdarno che si riconosce dalla piume nera. Un animale rustico, che si ribella ai luoghi chiusi, gli piace razzolare all’aperto. Per questo che li lascia liberi in un bosco di dieci ettari a vivere. Il tutto inizia nel 2004 con 7 galline: il suo obiettivo era quello di realizzare un allevamento di qualità e di poter salvaguardare le tradizione contadina. Altra caratteristica che ne fanno un pollo pregiato per la produzione di carne molto saporita è per la sua lenta crescita che va dai 5 ai 6 mesi (Non come gli attuali polli da industria che in 20 giorni riescono a farli diventare macellabili). L’azienda agricola è a ciclo chiuso, dai pulcini fino alla macellazione degli animali. Oltre al cibo che trovano nel bosco, un parte viene integrata con granaglie prodotte da contadini locali come: granoturco, favino, girasole, sorgo e altro (No Ogm). Questo tipo di pollo allevato all’aperto, esalta le proprietà qualitative in più è sano, con carne soda e scura e molta gustosa, la carne del petto è bianca tutta quella intorno è scusa e senza grasso. La razza Valdarnese bianca ha la pelle gialla, quello a piume nere, la pelle è tendenzialmente bianca, oltre che il primo ha il petto spigoloso, il secondo il petto è più voluminoso. Nel bosco l’animale ha anche la possibilità di bere acqua corrente, non quella dell’acquedotto con il cloro. Questo aumenta la sanità e la purezza di questa carne. I maschi sono più saporiti e le femminine più tenere. Non realizzano il cappone, perché Laura vuole rispettare fino dove può arrivare a raggiunger al massimo il benessere degli animali e per produrre il pollo da brodo porta ad allevare i maschi fino a nove mesi di vita per aumentare la qualità della carne e come ribadisce Laura, i clienti che l’hanno provato sono rimasti entusiasti per il sapore che gli ricordava l’altro tipo di carne. Bisogna specificare che la razza Valdarnese è nettamente differenziata dai polli provenienti da allevamenti intensivi, in conseguenza sia delle caratteristiche genetiche del sistema di allevamento. All’interno dell’azienda di Laura si sviluppa tutti il ciclo riproduttivo con le strutture necessarie alla lavorazione e preparazione delle carni prodotte, tutto a marchio CE, permettendo di realizzare la cosiddetta “filiera corta”: dal produttore al consumatore. La macellazione viene fatta in casa, per togliere le piume l’operazione viene fatta a freddo e a mano, le carcasse non vengono messe in ammollo nell’acqua calda, per non rovinare il sapore. Per spiegare meglio il ciclo riproduttivo si svolge in quattro fasi: Riproduttori, vengono all’interno degli animali che nascono ed hanno le migliore caratteristiche per essere destinati alla riproduzione, che vengono messi in recinzioni dedicate, con appositi nidi per la deposizione. Ogni riproduttore è iscritto nel Registro Anagrafico della Valdarnese Bianca. L’incubatoio, qui le uova dei riproduttori vengono incubate negli incubatoi siti in apposito locale, garantendo la massima cura e attenzione a questa fase molto delicata. Pulcinaia, locale a temperatura controllata, dove sono custoditi i pulcini dal loro primo giorno di vita fino a quando hanno formato le piume che ci vogliono circa una quarantina di giorni per un ciclo naturale. Ed infine il bosco, ad una altitudine di circa 450 metri sul mare, tra querce, corbezzoli, la perfetta cornice dove nasce questo meraviglioso animale. Oltre a questo vengono allevati altri animali: la Faraona dal mantello grigio comune, allevata nel bosco. L’Anatra muta femmina, che viene allevata nell’oliveto ed infine una selezione di Piccioni. Abbiamo chiesto a Laura cosa ama particolarmente del suo lavoro? “Amo molto questo lavoro perché mi permette di stare all’aperto, oltre ad essere stimolante per le sue componenti che ti legano molto al territorio e per le variabili che ogni giorno la natura fornisce. Anche con tutte le difficoltà che ci sono, che non esistono le festività in questo lavoro e il rapporto abbastanza complicato con gli animali selvatici che vivono il bosco”. La vendita avviene infatti direttamente in azienda o tramite consegne a domicilio, ma può spedire anche in tutta iItalia. 

Indirizzo:

Azienda agricola Peri Laura

Via di Picille, 51, 

Montevarchi (Ar)

Tel.: +39 333 6606279

E-mail: info@lauraperi.com 

Sito: www.lauraperi.com/

Maurizio Ranucci
direttore responsabile
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