Sei qui:
Home > Artigiani > Chiara Condello visionaria e rivoluzionaria

Chiara Condello visionaria e rivoluzionaria

Predappio – Al “Merano Wine Festival” ho conosciuta Chiara Condello, una viticoltrice intraprendente, passionaria, visionaria e rivoluzionaria, nata in Provincia DI Forlì-Cesena a Bagnolo. La sua passione è nata in mezzo alle vigne, del nonno.

Chiara Condello

Poi la vita ha seguito un altro percorso laureatesi a Milano alla Bocconi in Economia Internazionale management e un master sempre sullo stesso argomento. Nel periodo degli studi lavora in Belgio in una Banca, poi in Australia alla camera di commercio italiana. “L’esperienza all’estero – sottolinea Chiara – mi ha aiutato a diventare dinamica, adattandomi ai cambiamenti, sapere collaborare con diverse persone di altri paesi”. Finita l’istruzione, in attesa di andare a lavorare in una società di Consulenza, per un paio di mesi va a lavorare nell’azienda familiare di suo padre Francesco Condello, titolare dell’azienda vinicola e resort “Condè”. Poi succede l’impensabile si innamora del luogo e del lavoro, e quando arriva a settembre nel periodo della Vendemmia, non si sente di partire, per partecipare a questo evento meraviglioso dove avviene la trasformazione dell’uva nel “Dio Bacco”. Non partirà più, e seguirà tutte le fasi della vendemmia assieme all’enologo dell’azienda Stefano Zoli. “Mi ha insegnato tutto – ricorda Chiara – e l’ho seguito in tutte le sue fasi, ma con uno sguardo diverso, perché suo nonno essendo un viticoltore artigianale mi ha insegnato ad avere grande rispetto della Natura, in tutte le sue mille sfaccettature”. Dopo la bellissima esperienza, si è iscritta al corso di Enologia. Poi nel 2015 viene a sapere che vogliono spiantare 4 ettari di vecchie viti che avevano circa 40 anni, un ettaro è esposto verso est, situato a varie altezze a circa 300 metri di altezza si trova lo “Spungone”: un particolare tipo di roccia arenaria calcarea che forma le nostre colline e che tanto influenza la geologia del territorio e la produzione agricola locale, in particolare quella vitivinicola e olearia, costituito da un grossolano impasto di gusci di conchiglie marine tenute assieme da cemento calcareo, la genesi delle Spungone deriva da depositi marini (di mare relativamente basso) insediatisi durante il Pliocene Medio, circa 3 milioni di anni fa, su zone rialzate che costituivano la Romagna di allora. In questa tipologia di terreno molto magro nasce “Le Lucciole” e il “terroir” trasmette al vino grandi tannini e molta acidità, adatto per produrre riserva che si può con servare negli anni. Le vite che si trovano tra i 150 metri e 250 metri sono usate per produrre il sangiovese col nome “Chiara Condello”. Qui, i terreni sono di diverso materiale, argilla con venature rosse, blu e bianche. Fin dall’inizio chiara ha deciso di produrre solo Sangiovese, ed ha scelto di utilizzare un’agricoltura biologica. Tutto questo per dare massima attenzione alla vite e alla terra, lavorando il minimo indispensabile, con fertilizzazioni quando c’è ne realmente bisogno, nel passato ha usato anche il sovescio (una miscela di diverse piante), interrare con la lavorazione del terreno, per alimentare il sottosuolo. In cantina ha scelto le fermentazioni spontanee senza il controllo delle temperature, con macerazioni che variano dall’annata e dalla tipologia di vino, per le “lucciole” è arrivata fino a 45 giorni. Sempre in base alla stagione viene scelto la percentuale di grappoli diraspati e non. Gli spostamenti delle masse avviene per gravità, sensa uso di mezzi meccanici. Chiara da luce a due tipi di vino: Romagna Sangiovese Predappio “Chiara Con dello” e la riserva “Le Lucciole”. Il primo fa un anno in botte e un anno in bottiglia, il secondo due anni in botte e un anno in bottiglia. “L’importante e lasciare il tempo al vino di trovare il suo equilibrio” dice Chiara. La produzione è di circa 25 mila bottiglie e cinque mila di queste sono della riserva. Le bottiglie “Le Lucciole” le etichette sono realizzate dall’artista Francesca Ballarini e ogni anno cambiano gli acquarelli, perché Chiara gli fornisce il tema e l’artista deve sapere interpretare il suo pensiero. La riserva che si trova sul mercato è quella del 2016 e vi è disegnata una volpe che guarda le stelle. Invece nello bottiglia “Chiara Condello” c’è una ragazza disegnata di spalle che guarda il cielo”, è il messaggio che la produttrice vuole dare con questo vino è una visionaria, e gli piace sempre guardare in avanti ed è fondamentale rispettare la Natura e saperla ascoltare e interpretare, questo è il messaggio per realizzare grandi vini e le sue produzioni lo dimostrano. “Le Lucciole” (2016) un Sangiovese riserva, con colore rosso rubino, intenso e profondo, al naso è ricco e intenso di frutta, fiori rossi e alterna note di frutta matura. Al palato possente, equilibrato e avvolgente e possente. “Chiara Condello” un sangiovese dal colore rosso rubino intenso e profumato. Al naso avvolgente con sentori di frutta. Al palato con un sorso che si riempe la bocca e scorre in maniera armonica.

Indirizzo:

Chiara Condello

Via Lucchina,

Fiumana di Predappio (FC)

E-mail: info@chiaracondello.com

Tel. +0543940860

Maurizio Ranucci
direttore responsabile
Top