Sei qui:
Home > A tavola > Una cucina tra storia, sapori e modernità

Una cucina tra storia, sapori e modernità

Abbiamo incontrato uno degli chef tra i più talentuosi in Romagna lo Chef Silver Succi, che realizza piatti che sono un mix tra tradizione romagnole, tecnica, ricerca ed esperienze del passato, tutto questo si può trovare al “Quartopiano suite restaurant” a Rimini. La gestione del locale avviene tramite una collaborazione tra il gruppo “SGR” e lo chef Silver che quest’altr’anno compie dieci anni di collaborazione.

Chef Silver Succi

La passione, l’esperienza dello chef lo aiutano a rielaborare, per creare piatti artistici e di personalità della sua tradizione in armonia con gli ingredienti e i sapori. La sua passione inizia dall’infanzia, nato in una famiglia che gestiva una bottega di genere alimentari e quando con gli amici organizzavano a casa delle serate spesse volte gli capitava di cucinare e già qui si intravede la sua passione. Frequenta la scuola alberghiera di Rimini per 5 anni, poi come tutti gli allievi fa diverse stagioni al mare, poi riesce a fare uno stage da Marchesi, dove impara le tradizioni, la nouvelle cuisine, il rispetto delle materie prime, bellezza e salute, la formula magica delle cucina del grande maestro ”Bello e buono”. L’esperienza da Angelini  gli ha insegnato il rispetto dei suoi colleghi di lavoro, cioè l’armonia della squadra. Infine Da Vincenzo Camerucci, ha imparato la pignoleria, mai accontentarsi, cercare sempre la perfezione. Questi sono i grandi maestri che hanno lasciato un segno e aiutato a crescere Silver Succi nel suo percorso. Dopo varie esperienze in diversi locali del territorio italiano come: “Tivoli” di Cortina d’Ampezzo, “Paradiso” di Gianni Fabbri, la prima discoteca a fare ristorazione, il  “Caffè delle Rose”, “Canasta” a Riccione, “Gibas” a Pesaro e “Tre Re” a Poggio Berni per ben 12 anni. “Non ho potuto viaggiare – sottolinea Silver – perché mi sono sposato presto a 24 anni, ed ho avuto subito dei figli, questo esperienza mi è mancata, non tanto per il viaggio in se stesso, ma mi avrebbe fatto piacere conoscere, scoprire le altre cucine, per poter aver più familiarità con gli ingredienti di altri paesi. Per rimediare a questo ho studiato, fatto ricerca per essere sempre aggiornato sulle ultime tecniche di cottura”. 

Passatelli al ragù di sogliola, frutti di mare e stridoli

Lo chef nei suoi piatti cerca di ottimizzare fra la cucina tradizionale e prendere dall’attuale quello che secondo lui sono gli aspetti migliori. Così è riuscito a mantenere le caratteristiche della sui cucina locale e romagnola. Nel complesso la sua cucina è leggera, meno grassa, con una presentazione insolita, cercando di esaltare il gusto mantenendo intatte le caratteristiche organolettiche delle materie prime.

Terrazza estiva

Quando deve fare i cappelletti, non usa il matterello, ma impiega la macchina, per poter realizzare una pasta il più sottile possibile, in modo che l’interprete principale del piatto non la pasta, ma il ripieno. Le farine usate sono di alta qualità, anche di grani antichi. “Vado a fare la spesa – ricorda Silver – perché vedendo direttamente gli ingredienti riesci a capire meglio la materia prima”. Nei suoi piatti gli piace giocare con i profumi, utilizzando anche erbe aromatiche e spezie. “Quartopiano” ha in progetto di realizzare un giardino botanico, per avere direttamente alcune materie prime da utilizzare in cucina.

Maitre Fabrizio Timpanaro

Nel menù che trovate nel locale sono presenti sia piatti di carne e pesce e viene cambiato 4 volte all’anno in base alla stagione. Si possono trovare anche due menù degustazione formati da cinque piatti: uno di carne (48 euro) e pesce (58 euro) e quello chiamato a “Mano libera” formato da 8 piatti (75 euro). Il pane è fatto in casa con grani antichi si possono trovare: crackers, focaccia, due tipi di pane, grissini.

Piccoli cannoli di crostacei gratinati, liscari e aglio fresco

Il locale si presenta con un arredamento classico, la vera bellezza è la terrazza panoramica che si trova l’ultimo piano della palazzina, con un panorama mozzafiato e un’atmosfera romantica. Il progetto del locale è nato nel 2009 nella nuova sede del gruppo “SGR”, che fa parte di un palazzo congressuale dove l’azienda aveva l’esigenza di un luogo dove le persone potevano trovare ristoro, così è nato il ristorante che è solo aperto alla sera e a mezzogiorno invece si trasforma in un self service, ma di alta qualità per i dipendenti e altri. Nei primi tre anni la gestione è stata data ad un’azienda esterna che di questa faceva parte anche Silver, poi nel 2012 il gruppo ha deciso di riprendersi il ristorante. L’obiettivo della “SGR” è quello di rilanciare il ristorante come luogo di grande cucina e di qualità con un progetto nuovo, creato insieme a Silver e Fabrizio Timpanaro il responsabile di sala. Quest’altr’anno festeggeranno i dieci anni, che nella ristorazione è un grande risultato e lo si può vedere andando ad assaggiare i piatti creati dallo chef e per le varie proposte che dimostrano la ricerca della qualità e la filosofia del gruppo che punta in alto. La carte dei vini e realizzata da Fabrizio, un grande ricercatore non solo di grandi maison, ma anche di piccole aziende di grande produzione. La lista è formata da 600 etichette di vini sia italiane ed estere e la presenza anche di 40 etichette dell’Emilia Romagna, si possono trovare anche proposte al bicchiere. Nel bicchiere di benvenuto viene proposto un vino romagnolo, per comunicare che sono legati alla terra di origine. Un’altro prodotto dimostra la filosofia principale di qualità e di prodotti artigianali è il caffè di “Leonardo Lelli”, uno dei 12 artigiani torrefattori italiani, una vera chicca.

Abbiamo fatte alcune domande allo chef Silver Succi:

Di che cosa sei goloso?

Mangio di tutto, ma prediligo la carne, e mi ricordo che da piccolo ero goloso della pasta in brodo le stelline.

Cosa non ti piace?

Il coriandolo fresco, non ci vado d’accordo neanche in cucina.

Cosa mangi per colazione?

Frutta, yogurt , biscotti e bevo The.

Cosa non manca mai nel tuo frigorifero di casa?

Gli ingredienti che scelgo  per mangiare

Hai qualche hobby?

Avevo quello del Tennis, ma con il tempo dedicato al lavoro e alla famiglia, non riesco più a seguirlo.

Hai mai sbagliato un piatto che era già stato inserito nel menù?

Sbagliato no, ma descritto male. Un giorno avevo messo in menù un piatto che lo avevo chiamato: Malfatti di ortica, non aveva avuto successo, dopo un pò ho deciso di scrivere gnocchetti, il cliente ha iniziato a ordinarli.

Indirizzo:

Quartopiano

Via Chabrera, 34/c

Rimini

Tel.: 0541 393238

Web: www.quartopianoristorante.com

E-mail: info@quartopianoristorante.com

Maurizio Ranucci
direttore responsabile
Top