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Green, sostenibilità e 24 chef è “Al Mèni”

Rimini – Per due giorni la Via Emilia dei sapori scende verso il mare con i suoi prodotti d’eccellenza per dare vita a una festa del gusto unica al mondo, dedicata al cibo in tutte le sue forme. L’evento si chiama ‘Al Mèni’ (www.almeni.it), in dialetto romagnolo ‘le mani’, la festa del gusto che si svolge il 22 e 23 giugno dentro e fuori ad un gigantesco tendone colorato, in piazzale Fellini. Ventiquattro chef, 12 astri nascenti della cucina internazionale e 12 fra i più grandi rappresentanti della cucina e della tradizione della Regione Emilia Romagna, in coppia, si alternano fra sabato e domenica nella grande cucina a vista per creare piatti unici a prezzi da street food.

Il pic nic stellato al “Grand Hotel”

Mentre attorno al tendone, il mercato degli artigiani e dei prodotti di eccellenza sfila sul lungomare fra percorsi del gusto, incontri con autori ed esperti, laboratori, itinerari col personal shopper alla scoperta dei prodotti di qualità, spazi dedicati al cibo di strada d’autore e ai gelati stellati. E poi ancora, a completare gli ingredienti di questa kermesse, la festa del sabato sera in riva al mare e il pic nic della domenica, nei giardini del Grand Hotel. La sesta edizione dell’evento avrà una particolare declinazione verso i temi cari alla città, quelli della sostenibilità ambientale e del recupero delle eccedenze alimentari.

Massimo Bottura l’ideatore

Nell’anno in cui la città di Rimini, fra le prime in Italia, ha deciso di sposare la filosofia ‘plastic free’ anche sulla spiaggia (con una nuova ordinanza balneare che dispone il divieto della vendita di bevande in bicchieri o con cannucce di plastica usa e getta). L’impegno è quello di arrivare ad essere il primo evento libero dai rifiuti di plastica monouso e puntare sul riuso e sul riciclo. Tutti i produttori e i punti street food gourmet utilizzeranno unicamente carta o materiali biodegradabili per la somministrazione al pubblico.  

Gli chef

Ad aprire gli show cooking sarà Davide di Fabio, sous chef dell’Osteria Francescana di Modena, ambasciatrice della cucina italiana nel mondo. Franco Cimini e Giovanni Cuocci porteranno con loro materie prime prodotte direttamente. C’è chi, come Rino Duca o Mario Ferrara, fonde la propria tradizione del sud natio con quella regionale creando cucine di personalità uniche. Ci sarà Luca Marchini, stellato modenese, e il suo rapporto elegante con la provincia emiliana più iconica. Marco Cavallucci, dopo anni di militanza alla guida di uno dei ristoranti che ha fatto la storia gastronomica della nostra regione. Matteo Salbaroli e Michele Bacilieri hanno una cucina guidata dal senso per il mare e del rispetto della materia prima di due città silenziose come Ravenna e Ferrara. Raffaele Liuzzi è invece una delle cucine più creative della regione, con una incessante spinta alla ricerca e una contagiosa energia.

Chef

Claudio Cesena è appena rientrato a Piacenza per il suo nuovo entusiasmante progetto che ricalibra il suo interesse proprio alla riscoperta della cucina artigianale della sua zona. Fra gli chef internazionali di questa edizione: Bledar Kola, chef di riferimento in Albania dove è imprenditore e protagonista culturale. Due canadese: Colombe Saint Pierre, esploratrice della diversità gastronomica del Quebec e attentissima alla sostenibilità dei prodotti e Jefefrson Alvarez, che racconta i profumi del sud America dando già un nome assolutamente iconico al suo Cacao di Vancouver. Simone Tondo è Giovanni Passerini Gli espatriati a Parigi che, hanno portato per primo la qualità della cucina italiana contemporanea nella capitale francese. Ancora più al cuore di una idea di cucina comprensibile e attenta alla materia prima e agli artigiani, i lavori di Tischenko a Parigi, che addirittura ha una parte della carta dedicata alle tartare, o Marie Victorine Manoa di Lione, appena passata dall’ultima edizione francese di Top Chef. Dalla cucina nordica contemporanea che si sviluppa su linee estremamente differenti con Evenlyn e Kim di Inari a Helsinki o Francisco Cardenas, sous chef argentino del Kadeau Copenhagen. Il berlinese Dalad Kambhu chef tailandese che, dopo dieci anni di esperienza americana, apre un posto di cucina assolutamente personale nel cuore della capitale della new wave culturale Europea. Tom Anglesea è invece lo chef di uno dei posti più cool che ci sono in questo momento a Londra, The Laughing Heart è infatti uno dei locali più seguiti, soprattutto dai colleghi della ristorazione. Tim Butler più che una raising star è una guest star. Dopo anni nei ‘50 best’ col suo ristorante EatMe a Bangkok, si è lanciato su nuovi progetti che lo hanno portato fino a Malta. Una personalità luminosa ed eclettica che lascerà il segno. Jordan Bailey è nato in Cornovaglia, ma dopo essere stato lo chef di cucina del 3 stelle norvegese Maaemo, ha deciso di aprire Aimsir (il meteo) in Irlanda. Una struttura dove il flusso del cambiamento naturale la fa da padrone, una idea fresca e innovativa come i giovani che lo governano. E’ presente anche un mercato dei prodotti agricoli, e dell’artigianato firmato “matrioska” oltre allo street food stellato. Aattorno al circo saranno presneti: ’TerraMare: la Camargue italien, ostriche e anguille’ è un originale viaggio nel Delta del Po proposto a quattro mani dagli chef Riccardo Agostini (il Piastrino di Pennabilli) e Gianpaolo Raschi (ristorante Guido di Rimini), frutto del loro incontro con un allevatore di ostriche e un ex pescatore di anguille. La macelleria Zivieri guiderà il food truck con il meglio delle carni, poi Alberto Faccani e lo chef Silver Succi daranno una loro interpretazione dello street food. La Sangiovese e Tenuta Saiano, partecipano congiunti con una cucina di territorio. “Gin Mare e Benso, firmano uno sazio innovativo dove sono proposti dei drink e piatti abbinati di ispirazione territoriale e contemporanea.

Sabato Sera

Sabato 22 giugno, dalle ore 23 in poi, si accenderanno le luci di un circo a cielo aperto, in riva al mare, per “8 e 1/2notte”, una festa con tutti gli chef protagonisti dell’evento e non solo. Al Mèni Night Out è organizzata in collaborazione con MUNCHIES (il vertical sul cibo di VICE Italia), anche media partner dell’evento. La serata sarà un concentrato della bellezza della Riviera d’estate: musica, cocktail, spiaggia ed echi felliniani sullo sfondo. Durante i festeggiamenti si alterneranno alla consolle due dj. 

Déjeuner sur l’herbe

Domenica mattina, si svolge l’evento “déjeuner sur l’herbe”, (dalle 11,30 alle 15) i cancelli del Grand Hotel si apriranno per un pic nic speciale, organizzato nei giardini dello splendido Hotel liberty caro a Fellini, a cura di Claudio di Bernardo, chef del Grand Hotel di Rimini, Roberto Rinaldini, maestro di pasticceria, in collaborazione con Massimo Bottura e gli chef di Al Meni (disponibilità limitata, costo € 40 su prenotazione, tel 0541.56000, info@grandhotelrimini.com). 

Food for Good

Gli organizzatori hanno scelto di aderire a “Food for Good”, che prevede che, al termine degli eventi, il cibo di ottima qualità non consumato ma perfettamente conservato venga recuperato dai volontari delle Onlus per essere consegnato alla struttura caritatevole più vicina. Avverrà così ad Al Meni: il cibo sarà destinato alla Mensa dei Poveri di Rimini gestita dall’Opera di Sant’Antonio. Ma il sostegno di Rimini alla lotta allo spreco alimentare non si limita ad Al Meni. La volontà dell’Amministrazione Comunale di fare della città una “destinazione sostenibile” ha dato vita a una “declinazione” di Food for Good: Food for Good Hospitality. L’iniziativa apre, già a partire da questa estate, Food for Good agli alberghi che saranno quindi sensibilizzati su come ridurre lo spreco di cibo e su come recuperarlo e donarlo. Ed infine: l’edizione 2019 di Al meni si tinge di green anche grazie alla collaborazione del Gruppo Hera, partner della manifestazione che aumenterà i punti di distribuzione di acqua gratuita.

Informazioni: www.almeni.it

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