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L’atmosfera “Country Chic” di un Mulino del 1200

Rimini – Ci troviamo nel territorio malatestiano, più specificamente in un antico mulino del 1200 dalla struttura non comune, che l’insieme forma un piccolo borgo dove vivevano cinque famiglie. Questo antico opificio era l’ultimo avamposto del Ducato di Urbino è stato recuperato e ristrutturato da Giancarlo Pianini Mazzucchetti e si chiama “Locanda San Leone”. Giancarlo nato in una famiglia di Farmacisti di Novafeltria, da ragazzino andava a caccia ed un giorno si trovò difronte il mulino e si mise a parlare con l’ultimo mugnaio che abitava in quel luogo. Quell’incontro avvenuto per caso, portò Giancarlo nel ’90 ad acquistare questo mulino e ristrutturalo rispettando la storia del luogo, dando un tocco di lucentezza all’anima di quel luogo.

Il titolare Giancarlo Pianini Mazzucchetti

La ristrutturazione è stata fatta in modo di far parlare i muri lasciando l’atmosfera piena di storia. Rendendo il tutto un luogo incantevole e di grande atmosfera. Nulla è stato lasciato al caso, eppure quando si arriva e si passa sotto al porticato si ha la sensazione di respirare la storia che emana il mulino e la percezione di naturalezza che trasmette alla struttura. Il verde che circonda l’opificio è curato da un giardiniere, in modo molto naturale lasciando quell’atmosfera armonica che ammorbidisce la struttura dell’edificio. L’opera del mulino di macinare farina è finita nel ’79. Nel ’94 la struttura è stato trasformato in agriturismo, siccome oltre alla struttura, ci sono altri 20 ettari di terreno con orto dove vengono coltivate le verdure utilizzate per la realizzazione dei piatti, come la carne, le farine provengono da aziende agricole del territorio. Le stanze presenti sono 7 più una suite (che sono due stanze collegate) con aria condizionata ed ogni stanza è stata arredata in modo differente, con un gusto delicato, armonico e accoglienti. I tessuti utilizzati per arredare le stanze sono di provenienza inglese e francese, siccome il titolare ha la passione di andare per mercatini dell’antiquariato, come i mobile che si possono trovare in giro per le varie stanze del mulino, come credenze usate in un convento di suore, mobili di negozi da barbiere e tanto altro. I bagni sono con pavimento di cotto e con tutte le funzionalità per soddisfare al massimo le esigenze del cliente. La colazione è ben fornita per coccolare gli ospiti con un ottimo buffet a base di torte fatte in casa, biscotti, frutta, focaccia, spremute, confetture, miele yogurt e tante altre cose gustose. Il costo delle camere non varia in base alla stagione è di 150 euro e per la suite 240 euro. Il servizio comprende oltre la colazione anche set di cortesia, teli per la piscina, collegamento wifi e il portiere notturno. Bellissima la piscina di pietra presente che è stata ricavata dalla vasca di contenimento dell’acqua che servita per modulare la velocità della macina del mulino in base a quello che doveva macinare tipo di grano, semi, e nel medioevo producevano anche polvere da sparo. Nel periodo estivo alla sera in piscina viene acceso il fuoco per dare quell’atmosfera romantica, non solo, ma anche per scaldare le notti umide estive che rendono il tutto un ambente caloroso. La struttura per diverso tempo è stata data in gestione, tre anni fa il titolare ha deciso di gestirla direttamente. “Con il passare del tempo ho notato che l’opificio – sottolinea Giancarlo – era meglio gestirlo direttamente, per dare quella personalità che fa la differenza con le altre gestioni, per l’amore e la passione che ho per questo luogo”. Invece il ristorante è aperto solo il venerdì, sabato e domenica e lo chef è Max, il sous chef Marinella e l’aiuto cuoco Rosy. Bisogna ricordare che la “Locanda San Leone” chiude a fine ottobre e riapre per Pasqua. La cucina è tradizionale rivisitata in chiave moderna, i piatti sono semplici ma realizzati con grandi materie prime fresche, come la frittata di verdure e fiori di zucca che era squisita. La pasta fatta a mano e presentata come fosse in casa, ho degustato i cappelletti in brodo o caplèt portati in una  grande zuppiera cotti bene e ottimi. Anche la carne era buona come il pollo ruspante alla griglia o la carne al bastone (avvolta intorno al legno) cotto sempre alla griglia e un dolce fatto in casa la zuppa inglese. Il pranzo ottimo, ma degustato sotto un pergolato ricoperto da rampicanti, da fiore e da foglia, e da arbusti con una chioma morbida e flessuosa, con un effetto fiaba e con l’acqua che scorreva e al centro del tavolo un fiore. L’energia che alimenta la Locanda arriva dalla struttura del mulino, che\ risponde ai criteri di sostenibilità. Quando si arriva si percorre un stradello e si arriva all’entrata del mulino con la presenza di un percorso di ciottolato che passa sotto ad un portico, dove nel passato antico i pellegrini religiosi che volevano raggiungere il convento Sant’Igne, altro tesoro da scoprire del territorio. Una bella atmosfera romantica, rilassante e molto verde. Un luogo che consiglio per il 2020 di farci un week end, per fare un’esperienza indimenticabile alla romagnola. Abbiamo fatto due chicchere con Giancarlo:

Di che cosa sei Goloso?

Amo la pasta tipo i cappelletti, il parmigiano e altro.

Cosa non ti piace mangiare?

Non amo molto la carne.

Cosa non manca mai nel tuo frigorifero?

Latte, qualche formaggio e la birra.

Cosa ti piace bere?

Mi piace il Sangiovese di Morellino e la birra di Amarcord

Hai qualche Hobby?

Mi piace andare in moto, ho qualche Harley Davison, mi piacciono le macchine d’epoca che mi diverto a metterle apposto e venderle.

Ti piace la musica?

Mio padre amava la musiva e suonava il piano, fino a quando si è infortunato sul lavoro. Questo amore mi è rimasto e nel locale è presente un piano. Alla Locanda San Leone, organizzo qualche volta dei concerti.

Cosa non manca mai nella tua valigia?

Mettere sempre qualcosa che mi ricorda casa, e poi quando devo inserire nella valigia degli oggetti che mi possono servire per il viaggio, ne aggiungo qualcuno in più, perché non so mai se rimango tre giorni o cinque giorni.

Un luogo che consiglia?

Consiglio per caricarsi do andare a Prato Piazza al lago Braies.

 

Indirizzo:

Locanda San Leone

Via Sant’Antimo 102,

San Leo

Tel.: 0541 912194

Web: https://www.facebook.com/agriturismolocandasanleone/

 

Maurizio Ranucci
direttore responsabile
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