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Un secolo di cucina bolognese

Bologna – Come nel romanzo “al di là del fiume tra gli alberi”, del 1950, cita la tradizione gastronomica petroniana in dialogo con l’amico Jackson “Ma in questo paese (l’Italia) se vuoi conoscere una città veramente dura dove si mangia splendidamente, vai a Bologna. Tutto questa promessa per ricordare che uno dei locali che hanno fatto la storia della città bolognese il ristorante “Al Pappagallo” che quest’anno celebra il secolo di vita ha accompagnato l’evoluzione del “bièn vivre”. I nuovi proprietari Michele Pettinicchio ed Elisabetta Valenti, che nel 2017 hanno rilevato il ristorante, uniti da una passione per al cucina che affonda le radici nelle tradizioni di famiglia.

 Da sinistra: Elisabetta Valenti e Michele Pettinicchio

I due soci provengono dal mondo della moda e della comunicazione, “ricordano – che ci vuole una grande dose di follia per essersi  cimentarsi in questa avventura”. Per celebrare il Centenario del ristorante, sono previsti menù rievocativi ed emozionali, perfezionati grazie alla consulenza dello chef Marcello Leoni, che proporrà  piatti della memoria in chiave contemporanea senza rinnegare le nobili radici. Michele, grande appassionato gourmet, sommelier, ha sulle spalle una carriera di imprenditore e manager nel campo della moda e della vendita. “La mia passione – sottolinea Michele – e nata seguendo diversi corsi di cucina con chef di livello internazionale. Tutto questo mi ha portato ad amare la cucina e diventare anche maniacale nella ricerca delle materie prime e nella preparazione dei piatti. Sono molto legato alla tradizione, al brodo domenicale, al ragù, alla soglia e ai tortellini rigorosamente chiusi con il mignolo”. Tutto questo è stato trasmesso allo staff e alla cucina del ristorante. Per la moglie Elisabetta ” Sono cresciuta guardando le nonne – ricorda – a fare la sfoglia e con l’odore del ragù che riempiva la cucina, ho avuto la fortuna che i miei nonni hanno avuto per anni un ristorante e mio padre amava la buona cucina e la gioia del cibo, e mi hanno insegnato ad amare questo mondo”. 

La cucina

I piatti sono legati alla tradizione bolognese e alle materie prime del territorio: “polpette di crudo di manzo con spuma di parmigiano reggiano 20 mesi e crumble di pane aromatizzato alle erbe”, o il vitello tonnato con granella di nocciola d’Alba e capperi di Pantelleria, tortellini al mignolo in doppio brodo di cappone, tortellini al mignolo goccia d’oro in crema di latte al Parmigiano Reggiano d’Alpeggio, lasagna alla bolognese con besciamella di Parmigiano Reggiano, la cotoletta di vitello con osso alla bolognese da provare è veramente gustosa. Questi piatti sono molto legati alla cucina bolognese grassa e gustosa che ha fatto conoscere la città al mondo. Bologna viene considerata la “dotta”per la sua rinomata università e la “grassa” per la sua gustosa cucina, che la “Al Pappagallo” è in stile moderno, utilizzando le nuove tecnologie e cotture è rimasta sempre saporita ma nel contempo leggera. 

Vini

Michele ha ripensato anche alla carta dei vini, affiancato da Filippo Gaddoni, che vanta 25 anni di esperienza come collaboratore anche per il servizio in sala. Elisabetta ricopre il ruolo di Presidente, dedica la sua attenzione all’aspetto gestionale. La responsabilità della sala è affidata a Saverio Papandrea, mentre la carta del vino è stata affidata al master sommelier Giacomo Maria Rocco.

Le cene a tema

Saranno organizzate serate a tema, scandite al ritmo della musica, sottolineando le due caratteristiche per cui Bologna è famosa nel mondo, la musica e la tavola. L’età del jazz, l’età dello swing, l’età del rock, daranno il “LA” a cene speciali in cui i menù e la scelta dei vini abbinati saranno studiati in base allo stile di vita e i gusti dell’epoca. Il personale di sala indosserà un cappello per ricreare i look d’antan e trasportare il pubblico, attraverso le emozioni del gusto, della musica e del costume, a bordo di una elegante macchina del tempo. I cappelli che vestiranno le serate sono firmati Doria 1905, storica cappelleria Made in Italy, che come il Ristorante porta avanti una tradizione secolare di passione artigianale e altissima qualità che si evolve nel tempo. Per quanto riguarda i menu si farà tesoro dei consigli dei familiari dei cuochi che hanno legato il loro nome al ristorante, contribuendo al suo successo, in particolare gli eredi dei fondatori fratelli Zurla e degli chef Bruno Tasselli, Ermes Landuzzi e Anna Gennari. Tra le novità figurano gli speciali “menù da collezione”, curati da Giancarlo Roversi, numerati e firmati, con la riproduzione su ognuno della foto di un grande attore, regista, cantante, musicista del passato, con dedica al ristorante.

La cotoletta alla bolognese

In occasione di ogni incontro conviviale inoltre il patron e direttore artistico del ristorante, Michele Pettinicchio, proporrà, accanto ad ogni piatto della tradizione, una rivisitazione in chiave contemporanea nel pieno rispetto della qualità delle materie prime.

Indirizzo:

Al Pappagallo

Piazza della Mercanzia, 3,

Bologna BO

Tel.: 051 232807

web.: alpappagallo.it

Maurizio Ranucci
direttore responsabile
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