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“Le Cru 75” lo Champagne d’autore di Valentina Vignali

Parma – Dal 1801 con il trattato di Madrid Napoleone Bonaparte ottenne l’annessione del ducato di Parma e Piacenza alla Francia, fino al 1814. Questo periodo è rimasto nel sangue dei parmensi testimoniato dall’amore che hanno per le bolle francesi lo Champagne. In questo contesto abbiamo conosciuto Valentina Vignali di “Le Cru 75”. La sua passione nasce da giovane quando accompagnava suo padre, uomo di commercio che spesse volte andava in Francia, e piano piano si è innamorato di questo territorio. Ha studiato francese frequentando lo scientifico e diplomatosi, ha subito iniziato ad appassionarsi allo Champagne. Tutto questo ha portato ad arrivare a fare una scelta molto ponderata: 8 Champagne, 7 “Cremant”, 9 vini fermi sempre francesi ed uno italiano di Franciacorta. Per creare il catalogo di “Le Cru 75”, la selezioni sono state fatte tramite la guida Hachette e facendo molte degustazioni alla cieca, andando a conoscere i produttori, visitando aziende e altro. I vignaioli scelti, seguono un’agricoltura ragionata (termine usato in Francia), biologica e biodinamica. Non cerchiamo produttori che fanno un’agricoltura estrema ma che si avvicina il più possibile al naturale e sopratutto piccoli, non le grande Maison. “La mia idea – sottolinea Valentina – è riuscire a farli crescere, conoscere e apprezzare dal pubblico, non solo dandogli una mano nel commerciale, ma vorrei fare una collaborazione più a 360 gradi che posso aiutare questi piccoli produttori anche a livello di comunicazione”. Questa forza  di Valentina e data dal periodo che ha lavorato per la moda. Nel 2009, insieme a suo padre ed altri soci hanno creato un’associazione culturale “Mon Amour” che ha organizzato l’omonima manifestazione nella prestigiosa sede del Castello di San Secondo Parmense del Grand Hotel des Thermes di Salsomaggiore e della reggia di Colorno, dove hanno presentato e fatto conoscere al grande pubblico una selezione di piccoli produttori artigianali. “Dopo un decennio – ricorda Valentina – siamo cresciuti, ingranditi e diventati una società con una referenza a livello nazionale per lo Champagne e il metodo champenoise di piccoli récoltant che distribuiamo in esclusiva”. L’associazione si è trasformata in “Bollicine “Mon Amour” che gestisce principalmente la distribuzione, ed è stata affiancata nel 2010 a “Le Cru 75” che cura la fase di importazione. Nel 2016 alle proposte d’Oltralpe è stata aggiunto la Franciacorta e forti della loro competenza tecnica, insieme ad altri soci hanno deciso di acquistare un vigneto, per produrre direttamente con una loro etichetta. “Il nome del vigneto e della relativa azienda agricola è “Santa Croce” che ho acquistato con i miei soci del gruppo “Bollicine Mon Amour” – dichiara Valentina -, il vigneto si trova a Paderno in Franciacorta. La prima produzione è recentissima ed è stata prodotta in collaborazione con una piccola cooperativa Girolamo Conforti per la quale siamo i maggiori conferitori di uve. Le etichette sono 3: brut, saten e millesimato 2014, uvaggio Chardonnay”. Mettendo insieme una piccola cantina dell’Oltrepò Pavese, più una linea speciale di “Parmablack” di Parmiggiano-Reggiano e una riserva “le Grand cru” di prosciutto di Parma della blasonata azienda Fratelli Galloni sono le ultime selezioni fatte. “Bollicini Mon Amour” è un’impresa fatta di giovani dinamici, che ogni anno i collaboratori sono sempre in crescita. con una proposta enologica che ha raggiunto un centinaio di etichette (il 60 per cento sono di bollicine). Un’altro progetto Creato Da Valentina dal titolo “Champagne d’Autore”, che nasce con l’intento di celebrare le uve della Champagne nella loro forma più pura e naturale. Nel 2011 sono state selezionate i migliori vins clairs dei nostri produttori, chiedendo loro di realizzare un assemblaggio esclusivo dei tre vitigni principe: Chardonnay, Pinot Noir, Meunier, da proporre, dopo un’adeguata maturazione sui lieviti, con un dosaggio bassissimo o nullo. Il risultato, con la supervisione del critico Alberto Lupetti, massimo esperto di champagne, sono quattro bottiglie uniche, insieme sintesi ed essenza di un’intera Regione. Per esaltare questi prodotti hanno deciso di creare una veste d’eccezione ed hanno chiesto a Brunetto Catellani di creare una serie di opere che ne condividessero lo spirito: togliere il superfluo. Ne è scaturita la serie Vielles Vignes, in cui la natura e il vigneto sono catturati nella loro forma profonda e sostanziale. Lo spirito più intimo della Champagne diventa una collezione di vere e propie opere d’arte per il piacere degli appassionati.

Vendanges Famille Goussard

Tre vignerons dai caratteri ben precisi, quattro etichette, 1200 bottiglie ciascuna: “Guy de Forez” con il Pinot Noir tipico del villaggio di Les-Ryceis, l’unico in Champagne con tre Denominazioni e unanimemente riconosciuto per le qualità del suo Pinot Noir. “Collard-Chardelle”, nella Vallée de la Marne, ha realizzato sia un trois cépages, assemblando i tre vitigni, sia un Meunier in purezza, ritornando così alle origini della sua famiglia. Infatti, il papà René è stato un grande interprete di questa varietà in purezza nonché l’antesignano della viticoltura naturale. “Jean-Pierre Legret”, nella Côte de Sézanne, “l’altra faccia” dello Chardonnay, con un’espressività diversa rispetto alla classica Côte des Blancs, è l’unico con un leggerissimo dosaggio in quanto si tratta di un extra-brut. L’artista: Brunetto Catellani è un pittore prestato alla moda (o forse viceversa), è stato direttore creativo della Filippo Alpi Spa e ha collaborato allo sviluppo delle collezioni per Yves Saint Laurent, Gianfranco ferrè, oliver by Valentino, Gian MarcoVenturi, Aquascutum e altri. Oltre che in Italia, i suoi quadri sono in collezione private a New York, Berlino, Londra e Parigi. Se vi capita di leggere una carte dei vini ed incontrare uno di questi produttori vi consiglio di assaggiare i loro vini: champagne:  Campagne De La Renaissance, Gustave Goussard – in conversione BIO Collard-Chardelle , Alain Reaut – biologico biodinamico Demeter. Crémant: “Alain Cavailles” – Limoux, “Louis Loron” – Bourgogne, “Domaine Desire Petit” – Jura. Vini fermi: “Château Barberousse” – Bordeaux, Saint Emilion, “Château Pierrail” – Bordeaux, “Domain Gadais” – Loire.

Valentina Vignali

Valentina Vignali:

Di che cosa sei golosa?

Sono golosa di salato, formaggi e acciughe.

Ti piace cucinare?

Si, mi piace molto quando ho tempo cucino per il mio compagno e per cene con amici. Sono nata in una famiglia che si facevano i pranzi domenicali avendo due nonne che erano grande cuoche.

Cosa non manca mai nel tuo frigorifero?

Lo Champagne.

Nella valigia che usi nei tuoi viaggi cosa non manca mai?

Scarpe comode.

Cosa ti piace cucinare?

Mi piace fare i dolci come la “torta cioccolina”.

Ti piace ascoltare musica?

Si, ma la preferenza va in base all’umore di giornata.

Informazioni:

Web: www.lecru75.com

Web: www.bollicinemonamour.com

Maurizio Ranucci
direttore responsabile
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