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Dalle terra alla tavola l’azienda agricola “Floema”

Bologna – Dalla terra alla tavola, una bella storia italiana, di 5 giovani ragazzi che hanno creato l’azienda agricola 2.0 “Floema”. L’idea di questi giovani Luca Riponi, Pierre Marchini, Stefano Tizzano, Giovanni Montanari e Paolo Maffei; producono ortofrutta di qualità e consegnano direttamente a domicilio. Una vera azienda dinamica, una trasformazione verso il futuro di un’azienda agricola, capace di trasformare una tradizione contadina in un servizio moderno. L’inizio di questa avventura inizia sui banchi universitari di Agraria, tranne Stefano che ha una laurea in Economia aziendale, molto utile per la gestione dei costi. E’ bello sognare, ma alla fine del mese bisogna far quadrare i conti. “L’idea è nata per gioco – ricorda  Pierre – perché uno dei soci era proprietario di un’azienda agricola di famiglia, e ci piaceva sognare come avremo potuto trasformala in un’impresa moderna e capace di soddisfare un’esigenza e far riscoprire la freschezza degli ingredienti e la loro qualità”. “Non siamo partiti da zero – sottolinea Pierre – avevamo già alcuni attrezzi meccanici per iniziare. Abbiamo iniziato con un’ettaro e mezzo di grano, seminato a ottobre e proseguito a primavera con gli ortaggi”.

Da sinistra: Pierre Marchini, Paolo Maffei, Giovanni Montanari, Stefano Tizzano e Luca Riponi

All’inizio i prodotti venivano venduti tramite “WhatsApp” ad amici e piano, piano la richiesta è sempre aumentata creando un piccolo elenco di clienti. Adesso le richieste sono fatte tramite l’E-commerce del sito Web. Oltre a questo siamo presenti al “mercato ritrovato” di Bologna ogni sabato mattina da giugno fino a ottobre a eventi collaterali come Cantine aperte e picnic. L’azienda ha una superficie di 7 ettari: 3 e mezzo a orticole, 3 ettari a frutteto e 1/2 ettaro a Cereali: grano duro e tenero. Le varietà di grano presenti sono Giorgione (Tenero) e Senatore Cappelli (Duro) la prima viene venduta come farina macinata a pietra di tipo 1 (integrale) e la seconda utilizzata per produrre pasta: penne, spaghetti alla chitarra e gramigna. Una parte della integrale viene usata nell’alimentazione delle galline di proprietà. Come frutta sono presenti albicocche, ciliegie (duroni), susine, uva da vino che la portano in Cantina per vinificare “Montuni del Reno” e altro. Per quanto riguarda gli ortaggi vengono coltivate tutte le varie sementi che si possono trovare sul mercato, ma rispettando la loro stagionalità e utilizzando i metodi di coltivazione meno invasivi possibile, rispettando il terreno, con la rotazione delle colture. Sono presenti anche alveari per l’impollinazione e la produzione di miele. L’impresa agricola utilizza le buone pratiche agricole seguono le direttive del biologico senza la certificazione. Qui, i terreni in zona pedocollinare, sono freschi e facilitano la coltivazione e il fabbisogno idrico viene garantito dalla falda freatica che si trova sotto i loro terreni, essendo presente una sacca che favorisce la permanenza di acqua. Sono presenti anche delle sei serre fredde che garantiscono un piccolo anticipo della maturazione degli ortaggi, garantendo sempre la qualità, perché viene utilizzato come riscaldamento i raggi del sole. I prodotti vengono consegnati nel pomeriggio in due quartieri, dei sei presenti a Bologna il lunedì/mercoledì/venerdì, in modo da coprire tutta la città. Per poter ricevere il cestino bisogna chiamare o il giorno prima o entro le 8 del giorno stesso della consegna. In futuro prevedono di ampliare il territorio di consegna, scegliendo il martedì per fare la consegna a Casalecchio . La spesa minima è di 15 euro e i prodotti non fanno frigo conservazioni, ma vengono raccolti è consegnati dopo poche ore, in modo che siano freschissime. Sono un’azienda proiettata al futuro, il giovedì consegnano alle aziende bolognesi che hanno fatto un accordo con le risorse umane e welfare di consegnare ai dipendenti che ne fanno richiesta la loro cassetta con i loro prodotti. Il prezzo dei loro prodotti si piazza nella fascia “medio alta”, ma come ritengo personalmente in un anno di spesa, rispetto ad un supermercato si risparmia in qualità e nello spreco di materie prime buttate via. Una parte viene anche trasformata in marmellate, succhi e concentrati per arrivare ad essere un’azienda a ciclo chiuso a 360 gradi, in modo di abbassare al minimo lo spreco. “Da quando abbiamo iniziato – ribadisce Pierre – siamo contenti, le cose vanno bene e c’è la prospettiva di aumentare i dipendenti in futuro. Per ora abbiamo un ragazzo che fa le consegne con un furgone e una ragazza Francesca.

Indirizzo:

Azienda agricola “Floema”

Via Cassola, 17/a
Crespellano Bologna (BO
Te.: 333 9162743

Sito web: www.agricolafloema.it

FacebookFB/agricolafloema

Istagram: @aziendaagricolafloema

 

Maurizio Ranucci
direttore responsabile
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