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La nuova evoluzione di Postrivoro in “Parafernalia”

Faenza (RA) – Un luogo, un animale immaginario, un racconto, un gruppo questo è il “Postrivoro” che nasceva circa sette anni fà, i titolari erano giovani, adesso un pò meno, appassionati della gastronomia hanno voluto unire la loro passione creando un luogo dove le relazioni umane sono il principale ingrediente dell’incontro. Postrivoro era nato dall’idea di creare uno spazio dedicato all’opera, ai pensieri e alle intenzioni di chef giovani che facciano parte di importanti ristoranti europei o in procinto di aprire il proprio locale o che abbiamo appena aperto.

Personaggio di Postrivoro

“ Dopo setti anni – sottolinea Enrico Vignoli– avevamo bisogno di cambiamento, di nuove energie e di andare alla conquista di altri spazi per rompere gli schemi e per portare aria nuova”. E’ davvero difficile spiegare a chi non lo ha mai vissuto di persona l’empatia e l’energia che c’era agli eventi del Postrivoro, ha prodotto una calamita per l’anima che ha reso questo animale immaginario così diverso da tutte le esperienze dello stesso genere, rendendolo unico: aver partecipato al alcune cene è stata una grande emozione ed è stato davvero un piacere ascoltare i racconti e le stori che ogni piatto raccontava.

Enrico Vignoli

Adesso tutto cambia, senza disperdere la rete di legami da cui tutto è partito: l’animale immaginario risorge immediatamente dalle ceneri in una nuova forma. Da questo momento saranno i gastropellegrini a itinerare per seguire un nuovo progetto: “Parafernalia” che in diritto romano i parafernalia o beni parafernali (dal greco antico parapherna) erano beni di proprietà della moglie, non costituiti in dote, l’amministrazione dei quali poteva essere concessa al marito. In genere si trattava di gioielli e oggetti personali i quali, se consegnati al marito-amministratore all’inizio o durante il matrimonio, andavano ovviamente restituiti alla moglie in caso di scioglimento del vincolo. Tutto evolve e niente rimane come prima. Il prossimo appuntamento del nuovo percorso è il 19 luglio a Cesena a “Scamporella” (scamporella.it). Dopo 7 anni dalla “casa” del Chiostro della Commenda di Faenza la carovana si sposta nelle case di amici che negli anni hanno dato vita alla magia. E’ arrivato il momento di assaporare la bella stagione con Leandro Carreira, chef portoghese di base a Londra ma con la vocazione del viaggiatore.

Teatro Galli di Rimini

Il suo stile è definito “bold”, deciso, da chi l’ha provato prima nelle grandi cucine d’Europa in cui ha lavorato e poi in quella di Londra, il suo progetto solista nella capitale britannica si è concluso pochi mesi fa. Adesso è pronto a ritornar in scena e lo farà proprio con la benedizione del sole della Romagna.

Conosciamo meglio Enrico Vignoli:

Di che cosa sei goloso?

Sono goloso di tutto.

Com’è la tua Colazione?

Bevo caffè della moka, due biscotti che li rubo a mio figlio.

Cosa non manca mai nel tuo frigorifero?

Il caffè che ne sono dipendente e, aglio.

Sai cucinare?

Si mi piace e quando lo faccio mi piace aggregare le persone e per questo utilizzo un metodo di cottura che si chiama “Smoky” o barbecue.

Cosa non manca mai nella tua valigia?

Il caricabatterie per il cellulare.

Cosa hai letto ultimamente di libri?

La bibliografia di Califano e la bibbia.

Cosa ti piace bere?

Mi piace bere vini molti vecchi che abbiamo grande personalità. Consiglio di andare a provare l’Enoteca storica Faccioli di Bologna (www.enotecastoricafaccioli.it )

Cosa non ti piace mangiare?

Salmone di allevamento.

Ha qualche Hobby?

Mi piace fare i giochi di società e mi è ritornata la passione per la pallacanestro e tifo “Virtus Bologna”

Maurizio Ranucci
direttore responsabile
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