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LA SANGIOVESA, L’OSTERIA DI SANTARCANGELO La Romagna in trent’anni di cucina, ricette e storie

Diversi anni fa Manlio Maggioli, passeggiando per Santarcangelo assieme all’amico Tonino Guerra, si soffermò a guardare il settecentesco Palazzo del Conte Nadiani. In seguito decise di acquistarlo, chiamò Tonino Guerra e gli disse: “ho comprato Palazzo Nadiani, cosa ci facciamo…”.

Giorgio  Melandri, Cristina e Manlio Maggioli 

Nacque da lì l’idea dell’osteria che svilupparono con il contributo di un altro amico, un altro romagnolo, Alteo Dolcini, che propose anche il nome, “La Sangiovesa, perché qui si berrà solo Sangiovese”. Mancava allora un simbolo che rappresentasse la Sangiovesa, la semplicità di un luogo di casa e fu un altro amico, Federico Fellini, che disegnò la giunonica, àzdora, romagnola.

Questo libro nasce da un’idea di Giorgio Melandri, giornalista, scrittore, enogastronomo, la nuova generazione dei “Raccontatori della Romagna”, per festeggiare i primi 30anni di una idea vincente, di una tradizione culinaria, di una brigata che fa famiglia. Non a caso all’accoglienza troviamo Loris Vestrucci, da 27 anni in Sangiovesa e non a caso, il Cuoco Massimiliano Mussoni è da 22 anni nella cucina che ora dirige come “un’orchestra di liscio”… Giorgio Melandri ci ricorda che: La Sangiovesa è un racconto dell’anima della Romagna. La storia della Sangiovesa va oltre l’azienda: c’è la bellezza, l’arte, i racconti di Tonino Guerra e l’amore e l’omaggio di Manlio Maggioli per sua la Romagna”. Ho chiesto a Massimiliano Mussoni se si sentisse limitato nella sua creatività di cuoco nel riproporre da anni dei menù stagionali con le stesse ricette… “Riproporre ogni giorno la tradizione, l’espressione di un territorio con l’aggiunta di qualche piatto “fuori menù”, che viene creato in base alle materie prime disponibili solo quel giorno – il giorno dopo ce ne saranno altre – mi permette di pensare e creare sempre qualcosa di nuovo senza mai tradire territorio e stagionalità. Lo stesso ragù, che proponiamo tutto l’anno, ogni volta ha una sua identità perché ogni volta gli stessi ingredienti sono “diversi”, l’andamento della stagione, il pascolo dell’animale e altri fattori naturali determinano la loro biodiversità. Quindi no, non mi sento limitato!”

I locali della Sangiovesa sono stati liberati da tutto ciò che era stato aggiunto negli anni, questo ha permesso di riportare alla luce quello che oggi vediamo, dalle pareti, ai soffitti, ai pavimenti. La Sangiovesa è stata negli anni arricchita da Tonino Guerra, con scenografie e oggetti, come le stufe immaginarie, la collezione degli Avvisi e altre sue opere. Nel tempo altri artisti hanno contributo a rendere questo luogo magico, ma nulla è lì a caso o fuori posto. Alla Sangiovesa non poteva mancare l’omaggio ad un pittore del seicento, santarcangiolese di nascita, Guido Cagnacci, a cui è dedicata una sala con quattro suoi importanti dipinti.

La Sangiovesa è il luogo dei vini di Romagna, della pasta fatta in casa, della trippa, delle erbe saltate in padella, della graticola, degli arrosti, e della piada, con un finale di ciambella e albana dolce. Per avere tutto questo serve una materia prima buona e del luogo. Nasce così la Tenuta Saiano, 100 ettari di biodiversità, un’altra intuizione di Manlio Maggioli, avuta 20 anni fa, che fornisce alla Sangiovesa i maiali, gli animali da cortile, le uova, i salumi, il castrato, gli agnelli, il miele, l’olio e il vino, fornisce alla Sangiovesa quella biodiversità che la rende unica, la rende un progetto complesso in continua evoluzione. Grazie alla collaborazione con l’alchimista Baldo Baldinini, sono nati vermouth e liquori d’eccellenza, studiati nell’olfattorio della tenuta, scrigno olfattivo contenente spezie e aromi provenienti da tutto il mondo.


Negli anni si è affiancata la Vermuteria dove si propongono cocktail con i vermouth e i liquori della tenuta e la bottega ViaSaffi32, dove trovi La Sangiovesa da portare a casa, insieme a focacce e tigelle farcite con i salumi della tenuta e dolci. Oggi è arrivata la terza generazione dei Maggioli, che creano il luogo dove consumare i prodotti di Tenuta Saiano, dove passare le serate estive a contatto della natura. Dopo la laurea in Scienze Gastronomiche all’Università di Pollenzo di Slow Food, Olivia, la nipote di Manlio Maggioli, col fidanzato Alex danno vita, a Tenuta Saiano, a Bucolica Wine Garden… Run to the Hills. 

La Sangiovesa
Piazza Beato Simone Balacchi, 14
Santarcangelo di Romagna
tel: 0541 620710 mail: www.sangiovesa.it – sangiovesa@sangiovesa.it

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