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“Yume Ramen” la tradizione giapponese a Rimini

Rimini – Da ottobre dello scorso anno a Rimini, ha aperto un locale “Yume Ramen”, dove viene realizzato un piatto semplice, ma estremamente saporito che proviene da lontano e si chiama “Ramen”. Da qualche tempo nella cittadina riminese si può degustare uno dei piatti più rappresentativi della cucina giapponese il “Ramen”. Questo piatto pur considerato una pietanza della tradizione giapponese è in verità di origine cinese. Il ristorante “Yume Ramen” è di proprietà di Francesco Astolfi e Filippo Gullotta, due amici che amano l’oriente, per il loro modo di vivere, come affrontano con la loro filosofia zen le difficoltà della vita. Il locale e le pietanze girano intorno al “Ramen” che si tratta di una zuppa con noodles, verdure o carne o pesce e altre guarnizioni. Il segreto di questo piatto è il brodo, che può rendere un buon Ramen in un Ramen eccezionale. I due titolari lavorano da diversi anni nel mondo della ristorazione come consulenti di marketing e altro. “Un giorno veniamo a sapere – ricorda Filippo – che un grosso gruppo straniero il “Wagamama” vuole aprire diversi ristoranti in Italia che realizzeranno piatti di Ramen. Questo ci aiuta a decidere di realizzare il progetto che avevamo in testa da diversi anni, e non avevamo il coraggio di farlo”. Per il design del locale si sono avvalsi della collaborazione della design Cristina Zanni di Sant’Arcangelo di Romagna (www.cristinazanni.com).

Foto Francesca

Il locale si presenta accogliente, avvolgente, i materiali usati sono un gioco tra legno e pietra. Il locale è strutturato in modo da mangiare da solo o un’esperienza sociale, perché in Giappone mangiare Ramen è un atto privato. Parliamo delle materie prime usate per realizzare i piatti del menù di “Yumen Ramen”. I noodles o tagliolini realizzati con farina di frumento, acqua e sale, sono fatti a mano di pezzatura grossa e succosi, in modo che non scuociano velocemente come quelli fini e non si aggrovigliano, chiamati “Futomen” (fat noodles”. Anche i “Gyoza”, sempre fatti a mano, sono deliziosi ravioli giapponesi cotti al vapore, grigliati e serviti con salsa di soia, possono essere di verdure, carne e pesce. Per realizzare un buon Ramen si parte da il brodo che viene realizzato in due modi: di carne di maiale e pollo e di verdure. A questo brodo viene aggiunto per dare carattere al piatto una miscela di sapori che sono segreti perché che danno il tocco personale ai vari Ramen presenti nel menù. Queste varianti sono quattro. Tutto sempre realizzato all’interno della struttura. Le verdure vengono acquistate localmente dall’azienda “Tosi”. L’altro ingrediente importante del brodo è l’acqua “Kangen”, è l’acqua alcalina e ionizzata giapponese. Il Ramen è un piatto completo, ricco di brodo con noodles preparati al momento e servito nella ciottola tradizionale e con mestolino e bacchette (in alternativa ci sono anche posate normali).

Foto Flavio Ricci

Alcuni consigli quando si deve degustare il piatto, appena servito bisogna guardare la ciotola e osservare i colori, odorare i profumi che emanano gli ingredienti, poi scrutare i vari componenti della coppa, mescolando delicatamente con le bacchette per esaminare le varie consistenze degli elementi che la compongono. Poi si dovrebbe fare, quello che in occidente o il bon ton non è permesso, cioè quello di succhiare vivacemente, sonoramente e apertamente, perché questo permette come dicono in Giappone di raggiungere il quinto sapore. 

     Foto Flavio Ricci

Per mangiare un Ramen come tradizione vuole, bisogna ritornare bambini. Usano l’acqua “Kangen”, con Ph8,5, è fortemente antiossidante, quindi combatte i radicali liberi, acerrimi nemici della salute, e alcalina e favorisce lo stabilizzarsi dell’equilibrio acido basico, e grazie alla sua struttura molecolare fine, esagonale, penetra in profondità nel tuo organismo, andando a idratare il tuo corpo, favorendo la disintossicazione dalle scorie acide e dalle tossine, aiuta e migliore la digestione degli alimenti.

Foto di Stefania

Il Ramen presenti nel menù sono diversi: con carne, con pesce o di sole verdure e si può aggiungere anche un uovo marinato dal cuore morbido. Nel menù sono presenti anche altri piatti come i “Gyoza” o Sides. In alternativa al Ramen si possono trovare piatti con solo noodles, riso giapponese e cotoletta di pollo giapponese e tanto altro. Oltre all’acqua, come bevande si possono trovare bibite, birre artigianali Japanese, the e infusi ottimo e quello al gusto di zenzero e limone.

Foto Stefania

Finito di mangiare per chi desidera può scrivere in un foglio con la matita un proprio sogno, iniziando il pensiero “Io Voglio” e lasciarlo attaccato alla parete del locale. La filosofia del locale è il convivio, la mensa e comunitaria, ci si siede dove c’è posto e non accettano prenotazioni. Una piccola curiosità, per realizzare il brodo di Ramen, il cuoco per realizzarlo la pietanza, deve essere di buon umore, amare quello che in quel momento sta facendo, in modo che la positività venga trasmessa al piatto. Per concludere i sogni proibiti dei 2500 clienti che hanno scritto su un foglio di carta i propri desideri sono: è risultato primo per il 30 per cento desidera diventare migliore; il secondo per il 13,8 per cento è viaggiare, il terzo per il 9 per cento l’amore. La curiosità dell’indagine è che fare soldi è al 13 posto. Se volete fare una meravigliosa esperienza in un luogo magico andate a “Yumen Ramen”. Il locale è sempre aperto dalle 12,30 alle 14,30 e dalle 19 alle 22,30.

Indirizzo:

Yume Ramen

via Cairoli 43

Rimini

Web: www.yumeramen.it

Maurizio Ranucci
direttore responsabile
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