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A “Identità Golose Milano” un viaggio tra i sapori siciliani

A cena con gli chef dell’associazione Le Soste di Ulisse. Succede a Identità Golose Milano dal 28 novembre al 1° dicembredove si potrà degustare il menu degli chef Pino Cuttaia, Damiano Ferraro, Gioacchino Gaglio e Angelo Treno con l’obiettivo di presentare le diverse specificità della Sicilia. Quattro cene a “otto mani” con piatti a base di ingredienti che mettono in risalto il territorio siciliano e le sue eccellenze gastronomiche.  Promotore dell’iniziativa Paolo Marchi e Claudio Ceroni che assieme a Pino Cuttaia, presidente de Le Soste di Ulisse, si è deciso di organizzare più appuntamenti a Identità Golose Milano per presentare le eccellenze di un’intera regione. A partire, in questo caso, dalle province di Agrigento, Enna e Palermo ovvero Pino Cuttaia, La Madia a Licata (Agrigento), Damiano Ferraro di Capitolo Primo a Montallegro (Agrigento), Gioacchino Gaglio di Gagini Social Restaurant a Palermo e Angelo Treno del ristorante Al Fogher a Piazza Armerina (Enna).

chef Gioacchino Gaglio

Quali i piatti del menu? Si parte dall’antipasto Filetto di alalunga rosato al battuto di pepe nero, vinaigrette solida di caviale povero, riccioli di calamari alla cannella e croccante alle mandorle di Damiano Ferraro, chef che dopo essersi formato tra i meccanismi perfetti della Svizzera, passando per Londra, è tornato nella sua terra e ha inaugurato il suo ristorante Capitolo Primo. «Nel piatto sono elaborati in sintonia tanti ingredienti di terra e di mare.

Chef Damiano Ferraro

Il piatto nasce come idea tecnica dalle tante esperienze maturate durante il mio percorso formativo in giro per l’Europa e credo che raffiguri la Sicilia nel suo essere, esagerata barocca sia nella cucina che nello stile» spiega Ferraro. Il primo piatto si intitola Cavatelli di grano orizzonte con ragù di salsiccia di maialino nero, profumo di finocchietto selvatico su fonduta di Piacentino DOP di Angelo Treno, chef che ha viaggiato e lavorato in tutta Europa per poi rientrare nel suo paese di origine Piazza Armerina dove nel 1992 ha preso in gestione un casello ferroviario trasformandolo nel ristorante Al Fogher. «Il piatto che porto è il ricordo delle mie domeniche da ragazzo» spiega Angelo Treno.

chef Pino Cuttaia, Cornucopia di cialda di cavolo, ricotta e arancia

«Si facevano i maccheroncini fatti a mano il giorno prima e il ragù con cotture lunghissime. Anche questo piatto nasce dal ricordo dei profumi e sapori». Si prosegue con il secondo piatto Maialino in cortile (accompagnato da una salsa di cavolicelli selvatici, da una pasta di acciughe e una maionese al limone) di Gioacchino Gaglio, il quale si forma in ristoranti stellati tra l’Italia e l’Europa per poi approdare al Gagini Restaurant. «Il piatto nasce dal ricordo della mia infanzia in campagna a casa dei miei genitori dove si allevavano anche maiali. D’inverno ci riunivamo per cucinare il maiale utilizzando per lo più verdure selvatiche come i cavolicelli. Ho voluto inserire nel piatto il limone in ricordo degli agrumeti attorno casa. L’acciuga è per omaggiare mio padre che di consuetudine preparava le conserve di acciughe».

Sinistra: Chef Angelo Treno
Destra: Chef Pino Cuttaia

Infine, il piatto dolce di Pino Cuttaia, due stelle Michelin nel suo ristorante La Madia di Licata (AG), la Cornucopia di cialda di cannolo, ricotta e arancia che il presidente de Le Soste di Ulisse definisce «un tripudio di sicilianità dalla ricetta ricca di creatività, ma con una base decisamente legata alla tradizione».
Info e prenotazioni: www.identitagolosemilano.it

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