Sei qui:
Home > A tavola > La panificazione secondo il nuovo “O’ Fiore Mio Hub”

La panificazione secondo il nuovo “O’ Fiore Mio Hub”

Equilibrio, alchimia, impasti, temperature e gesti armonici, sono gli ingredienti che unisco pizza e pane nella nuova avventura di “O’ fiore Mio” di Faenza (http://ofioremio.it/it/ ), che ha appena aperto un nuovo locale “O’ Fiore Mio Hub”, la parola stessa “Hub” vuol dire: in una rete informatica, significa dispositivo che collega i vari client al server, raccogliendo i cavi provenienti dai diversi computer o Aeroporto internazionale di transito, cui fanno capo numerose rotte aeree e che raccoglie la maggior parte del traffico di un dato paese; con la stesso significato, ”O’ Fiore Mio Hub”, vuole essere un luogo di incontro, di aggregazione, di ricerca, di sperimentazione, di discussione, di cultura, di terra e altro. 

Davide Fiorentini insieme con Jonatha Trombini

“Come sottolinea Davide Fiorentini, era un sogno da bambino, quello di mettere le mani dentro la farina, e quando c’è stata l’occasione ha preso la palla al volo, per creare un luogo dove si può degustare e comprare del buon pane, un pezzo di pizza al trancio, un croissant, una fetta di torta e altro cibo gustoso. “Vorrei che le persone ritornassero – ribadisce Davide – a gustarsi le cose semplici, come il pane burro e marmellata, prodotti naturalmente, seguendo i tempi che la natura impone”. Tutto quello che viene realizzato nel laboratorio dal pane, alla pizza alle paste, si utilizza per lievitare le farine la pasta madre, tranne per un tipo di pane che si utilizza la tecnica dell’idrolisi. Si possono trovare cinque tipologie di croissant, per la loro produzione viene usato il burro: integrale vuoto o con miele, farcite con la marmellata e un cornetto ai tre cereali. Invece per quanto riguarda il pane sono circa 7 tipologie: “Mazi” fatta con una farina di coltivar diverse di grano, un paio di anni fa il mulino Paolo Mariani, ha seminato in un ettaro di terreno circa 2000 varietà di grano e realizzando una farina che prima è stata provata sia da “O’ Fiore Mio” per creare una pizza e sia da Bonci Gabriele grande pizzaiolo ed è risultato che il prodotto realizzato era molto buono. Poi si trova pane integrale e un pane con idrolisi e semi di lino, girasole e papaya, pane di grano duro con semola macinata, baghette, ciabatta e “Pane sciapò” o pane montanaro” senza condimento ed infine il pane nero in cassetta I prodotti che sono in vendita ogni stagione cambieranno, perché uno delle filosofie aziendale è quella di seguire la stagionalità delle materie prime che la natura offre ad ogni cambio stagione. Questo progetto è stato realizzato con la collaborazione di Jonatha Trombini grande conoscitore del mondo del mondo pizza, pane e dei grandi lievitati, faentino e pizzaiolo dall’età di 17 anni. “OFiore Mio Hub” è stato realizzato in un locale che una volta era un’autorimessa e la il design è stato realizzato da due architetti faentini dello “Studio Bartoletti e Cicognani” che hanno creato un luogo accogliente, funzionale e che rispecchia la sua personalità e la funzionalità che dovrà avere questo luogo nel futuro. La grafica è seguita da Monica Zani e la partnership con “Mokador”. 

Lo staf di “O’ Fiore Mio Hub”

Non solo rispetto della natura nelle materie prime, ma anche rispetto dell’ambiente con un impianto fotovoltaico sopra al tetto. Le persone che attualmente lavorano in questa struttura sono otto, ma con il passare del tempo aumenteranno. L’acqua è alla spina è microfiltrata.  Per il 2019 ricorda Davide, il gruppo prevede di aprire altre due locali. Quelli già aperti sono: “O Fiore Mio” la pizzeria di Faenza, poi un locale a Bologna e due locali a Milano che producono la pizza al taglio. Gli impasti delle pizza tradizionale o della pizza al taglio sono realizzati con farine di cereali macinate a pietra: grano tenero, grano spezzato, grano duro, Mazì, kamut, farro integrale e Enkir, poi il lievito madre ottenuto dalla fermentazione di farina di grano tenero, una pera, acini di uva di antiche varietà di frutta recuperate dall’agricoltore custode Domenico Ghetti di Marzeno (RA).  La lievitazione e maturazione vanno dalle 24 alle 48 ore, che rendono il prodotti molto digeribili. L’impasto si presenta leggero e molto digeribile, con una buona elasticità che ne fanno un grande prodotto, poi con l’aggiunta di eccellenti prodotti gourmet come la mozzarella fior di latte e di bufala Campana, pomodorini peltati San Marzano, capperi di Pantelleria, olive di Gaeta, salumi di Mora romagnola, e altri prodotti di Slow Food, il tutto accompagnato da grandi oli extra vergine locali e nazionali. Poi ricordiamo non solo con lievito madre ma anche con metodiche che recuperano consuetudini ancora antiche: è il caso dell’impasto di idrolisi, assai ricco di acqua e farina integrale, in grado di generare un prodotto soffice e vaporoso, con bassissima acidità. In Romagna dopo San Patrignao, è stato uno dei precursori della pizza gourmet con “O’ Fiore Mio” che portò la grande qualità  nel territorio romagnolo.Così in Romagna si è iniziato a mangiare pizze con impasti digeribili, con le farine di qualità e con ingredienti naturali, perché qiesta è la filosofia delle pizzerie “O Fiore Mio”.

Indirizzo: 

“O’ Fiore Mio Huba”, via Ponte Romano, 1 – Faenza

Maurizio Ranucci
direttore responsabile
Top